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Carceri: queste le azioni concrete della regione lazio


06/07/06 - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Massimo Pineschi, riunito oggi alla Pisana in seduta straordinaria dedicata alla situazione carceraria, ha approvato a maggioranza, una risoluzione, di cui è prima firmataria Luisa Laurelli (Ds) e sottoscritta da Donato Robilotta (socialista riformista), Giuseppe Mariani (Ambiente e Lavoro), Giuseppe Parroncini (Ds), Maria Antonietta Grosso (Pdci), Enrico Fontana (Verdi), Anna Maria Massimi (Ds), Ivano Peduzzi (Prc), Mario Perilli (Ds), Umberto Ponzo (Ds), Enzo Foschi (Ds), Paola Brianti (DL), Mario Di Carlo (DL), Wanda Ciaraldi (Udeur), Alessio D’Amato (Ambiente e Lavoro), Antonietta Brancati (gruppo Misto), Giovanni Carapella (Ds), Anna Evelina Pizzo (Prc), Carlo Lucherini (Ds), Giuseppe Celli (Sdi), con la quale si impegna il Presidente della Giunta e gli assessori competenti a “discutere ed approvare in tempi brevi un provvedimento di legge integrale sulle carceri del Lazio; a ridare slancio ai SERT affinché possano svolgere senza restrizioni il loro ruolo negli istituti e possano attuare terapie di recupero e di riduzione del danno; a sopperire temporaneamente alle gravissime carenze di organico degli educatori e degli psicologi negli istituti e possano penitenziari del Lazio; a creare le condizioni perché i bambini detenuti con le loro madri possano vivere all’esterno del carcere; a indirizzare al Ministero della Giustizia richiesta di interventi atti a diminuire il sovraffollamento nelle carceri; a mettere in atto gli indirizzi contenuti nel D.lgs 230 del 22.6.1999, connesso al D.lgs. 229/99 cosidetta ‘Legge Bindi’, per una migliore gestione dei servizi sanitari, attivando servizi diretti regionali attraverso le ASL; a incrementare i progetti di formazione-lavoro per i detenuti; ad acquisire dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, relazione su progetti rivolti ai detenuti a fare in modo che lo stesso Garante ne porti a conoscenza bandi e scadenze ai direttori delle carceri; a rinnovare il Protocollo d’intesa fra la Regione Lazio e il Ministero della Giustizia perché divenga effettiva la possibilità di accesso al carcere del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale; a rendere effettivi gli indirizzi contenuti nell’art. 63 della L.R. n. 11/2004; a far sì che vengano garantiti i servizi anche in base alle diverse religioni professate”. La risoluzione (o ordine del giorno) dà mandato altresì “alla commissione Sicurezza, Integrazione sociale e lotta alla criminalità, al termine delle visite nelle carceri presenti nel territorio del Lazio, di presentare al Consiglio l’esito dell’indagine effettuata al fine della garanzia dei diritti fondamentali e della salute per le persone detenute”.
Nella sua relazione Luisa Laurelli ha auspicato che venga approvata in tempi brevissimi una legge quadro sui diritti dei detenuti “tenendo conto della necessità di migliorare i servizi sanitari, degli interventi a favore dell’inserimento al lavoro e alla formazione professionale dei detenuti, argomenti che – ha precisato Laurelli – affronteremo il prossimo 20 luglio con il sottosegretario Luigi Manconi nell’ambito di una discussione più ampia, sulla giusta applicazione della ‘riforma Bindi’ del 1999”. Riguardo il Garante dei detenuti, figura di riferimento importante per la tutela dei diritti dei reclusi nelle carceri del Lazio, Laurelli si è augurata che “continui l’ottimo lavoro svolto e intensivi l’azione per incrementare i progetti di inserimento sociale e di formazione per tutti coloro che sono ristretti in carcere”. Un analogo testo presentato dalla minoranza, primi firmatari Antonio Cicchetti, capogruppo di An, e Fabrizio Cirilli (An) è stata respinto.
Il Garante dei detenuti Angiolo Marroni ha illustrato le iniziative assunte dal suo ufficio, alcune delle quali direttamente nelle carceri, consultabili sul sito internet www.garantedirittidetenutilazio.it dove compaiono anche i protocolli d’intesa sottoscritti con diverse Istituzioni per fornire servizi ai detenuti.
Al dibattito in Aula sono intervenuti il Garante dei detenuti Angiolo Marroni, l’assessore agli Affari istituzionali Regino Brachetti (Udeur), l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia (Ds), quello alla Scuola e formazione Silvia Costa (DL) e quello alle Politiche sociali Alessandra Mandarelli (Sdi), l’assessore al Bilancio Luigi Nieri (Prc), ed i consiglieri Giuseppe Mariani (Ambiente e Lavoro), Donato Robilotta (socialista riformista), Maria Antonietta Grosso (Pdci), Raffaele D’Ambrosio (FI), Wanda Ciaraldi (Udeur), Anna Evelina Pizzo (Prc), Antonietta Brancati (Gruppo Misto), Fabrizio Cirilli (An), Paola Brianti (DL), Antonio Cicchetti (An).
Il Consiglio ha approvato, all’unanimità, anche un ordine del giorno presentato da maggioranza e opposizione, primi firmatari Donato Robilotta, socialista riformista, e Luisa Laurelli (Ds), con il quale “si impegna il Presidente della regione e l’assessore competente ad intraprendere ogni possibile iniziativa presso il Parlamento, i Governo e l’Amministrazione penitenziaria al fine di ridurre i termini della carcerazione preventiva e di velocizzare per quanto possibile, la durata dei processi, nel rispetto dei principi costituzionali della presunzione d’innocenza e della libertà e della dignità della persona”.

IL CONSIGLIO REGIONALE TORNERA’ A RIUNIRSI MERCOLEDI’ 12 E GIOVEDI’ 13 LUGLIO, COME DECISO IERI DALLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO (VEDERE COMUNICATI PRECEDENTI).
149/Ntr/ac/6luglio2006/ore 18,30

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