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Agricoltura, al via i nuovi Piani di sviluppo rurale


30/05/08 - Un volano per un settore importante dell’economia della regione Lazio: investimenti per complessivi 1,5 miliardi di euro (fra pubblici e privati)  destinati alle circa 100mila aziende agricole della regione Lazio. In sintesi le cifre più importanti del Nuovo piano di sviluppo rurale del Lazio, presentato stamane subito dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, dall’assessore all’Agricoltura Daniela Valentini, che ha avuto al suo fianco la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale.

“Per la prima volta – ha spiegato l’assessore Valentini – la Regione ha approvato tutti insieme i 20 bandi e le 32 misure del Piano di sviluppo rurale”. Si tratta di una novità importante, è stato sottolineato durante la presentazione avvenuta presso l’Enoteca regionale Palatium di via Frattina,  perché per la prima volta le aziende agricole avranno il piano completo delle opportunità offerte dai finanziamenti pubblici, regionali, statali e dell’Unione europea, potendo presentare più progetti  e integrando la propria attività sul territorio. In tal modo si offre la possibilità di fare sistema, migliorando la propria capacità commerciale in un mercato globalizzato sempre più difficile da affrontare per un settore che pure produce un fatturato di 2 miliardi di euro l’anno, pari al 12% del sistema economico regionale. La parte burocratica è stata snellita e resa più semplice: le imprese agricole infatti avranno la possibilità di presentare on line la loro domanda e allegare il progetto  collegandosi con il sito dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

L’assessore Valentini  ha sottolineato con soddisfazione il percorso condiviso con le forze economiche del settore che ha portato all’approvazione  del nuovo Psr, dotato di maggiori finanziamenti rispetto a quello precedente.

Il Psr 2007-2013  punta sulla possibilità di ringiovanire l’agricoltura del Lazio, afflitta dalla scarsa presenza di giovani (solo il 4% degli agricoltori ha meno di 35 anni): l’obiettivo è favorire la nascita nei prossimi anni di 2000 nuove aziende gestite da giovani e da donne. Gli altri punti qualificanti sono il sostegno all’agricoltura biologica (il Lazio è già la prima regione italiana  per consumo di alimenti biologici), la promozione delle filiere, la tutela della biodiversità sia vegetale che animale, la spinta alle aziende a offrire più servizi oltre alla  sola produzione, si pensi alla possibilità di aprire fattorie didattiche, agriturismi  e centri di terapia. L’assessore ha infine sottolineato l’importanza della sicurezza sul lavoro e del ruolo sociale delle aziende agricole: non saranno più concessi contributi alle aziende che non rispettano i contratti offrendo al tempo stesso un programma di formazione per la sicurezza sul lavoro.

“L’agricoltura è un pezzo importante dell’economia di questa regione – ha dichiarato il presidente della Commissione competente del Consiglio regionale, affiancato dai consiglieri Enrico Fontana (Verdi), Giuseppe Parroncini (Pd) e Piero  Di Paolantonio (An) – C’è grande aspettativa nei confronti del nuovo Psr. Scommettiamo sui giovani e non possiamo tradire le loro aspettative: i prossimi 6 anni saranno decisivi per dare un volto nuovo all’agricoltura del Lazio”.      

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