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Produttori e filiere corte: ok dalla Commissione Agricoltura


12/06/08 - Parere favorevole della commissione Agricoltura alla nuova legge sulle organizzazioni dei produttori, per l’integrazione delle filiere e le filiere corte. La proposta di legge di iniziativa della Giunta, che per la definitiva approvazione dovrà ora passare in Consiglio regionale, è stata approvata a maggioranza dopo un lungo e approfondito esame da parte della Commissione presieduta da Mario Perilli (Pd). Alla seduta di oggi sono stati presenti i consiglieri Pietro Di Paolantonio (An), Enrico Fontana (Verdi), Annamaria Massimi (Pd), Claudio Moscardelli (Pd), Alfredo Pallone (Fi).

La nuova  legge si rendeva necessaria per colmare un vuoto legislativo dopo la definitiva abrogazione del regime di aiuti a favore delle associazioni dei  produttori agricoli. La normativa che regolamenta il riconoscimento e la concessione di aiuti alle forme associate dei produttori, subentrata nel 2005, infatti, rinvia espressamente alla legislazione regionale per quanto riguarda i criteri per il riconoscimento,  il controllo e la concessione di tali aiuti.

Un altro punto sul quale la legge interviene, dopo essersi occupata della promozione delle organizzazioni fra produttori, sono le politiche di filiera, offrendo un quadro legislativo coerente per l’attuazione delle politiche volte a coinvolgere tutti gli attori della filiera, dai produttori agricoli, alle aziende di trasformazione ai distributori commerciali. L’obiettivo – aveva spiegato l’assessore all’Agricoltura Daniela Valentini presentando a suo tempo la legge – è quello di mettere tutti intorno a un tavolo, creando accordi in grado di remunerare in modo più equo tutte le parti della filiera. Si cercherà così di porre rimedio alla penalizzazione del reddito agricolo delle aziende del Lazio, per lo più di piccole dimensioni e con una scarsa organizzazione fra di esse soprattutto per quanto riguarda i rapporti commerciali. Al tempo stesso lo scopo è offrire alle industrie agroalimentari e alla distribuzione organizzata certezza su qualità del prodotto e quantità negli approvvigionamenti, promuovendo così l’agricoltura del Lazio che può muoversi meglio sul mercato.

Ultima, ma non  meno importante,  finalità della legge è la promozione delle filiere corte, offrendo incentivi per diminuire i passaggi fra aziende agricole e consumatori. E’ prevista la creazione un portale web a disposizione dei gruppi di offerta fra produttori che potranno così rendere pubbliche le gamme dei prodotti disponibili e i prezzi, e l’incentivazione delle vendite dirette nelle aziende agricole della regione.     

I 28 articoli del testo originario sono diventati 27 per la soppressione di quello dedicato alla regolamentazione dei gruppi di acquisto. Il consigliere Fontana, in accordo con il presidente Perilli, ha infatti proposto di stralciare le parte della legge che intendeva regolare questa forma associata di acquisto: “Penso che i gruppi di acquisto vadano promossi – ha dichiarato il consigliere dei Verdi – ma occorre farlo bene, ascoltando chi da anni ha maturato esperienze in questo campo”. Una scelta approvata dal presidente che al termine dei lavori ha dichiarato la propria soddisfazione per il lavoro svolto: “E’  una legge che il mondo dell’agricoltura aspetta: grazie a questa norma ci saranno  possibilità concrete di accorciare le filiere offrendo maggiori opportunità di reddito ai nostri produttori. Resta aperto – ha detto il presidente della commissione Agricoltura -  il tema dei gruppi di acquisto sul quale vedremo se scrivere un articolo a parte prima che il testo approdi in aula, oppure costruire una nuova proposta di legge”. 

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