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Sicurezza nel lazio: il dibattito in Consiglio regionale - 2


22/01/09 - Il dibattito è proseguito con l’intervento di Fabrizio Cirilli (Gruppo Misto), secondo il quale il Consiglio regionale “oggi ha perso una grandissima opportunità, perché si è voluto privilegiare l’aspetto mediatico, per far vedere che ci si sta occupando di questioni importanti, mentre invece dovremmo avere la capacità di fare un’analisi delle leggi fatte e di quelle da fare. Contrastare la criminalità, infatti, è questione di sinergia, sia tra le forze dell’ordine sia tra le istituzioni come la nostra. Devo dare atto a questa amministrazione che tutto quello fatto finora è stato fatto con spirito di continuità col passato e con le leggi fatte durante la legislatura guidata dal centrodestra, come quella sull’usura o sull’istituzione del Garante dei detenuti. Ma il problema della criminalità non è di oggi, né tantomeno è circoscritto al sud pontino.”

Enrico Fontana(Verdi) ha invocato la contrapposizione alle organizzazioni criminali di un “sistema di legalità organizzata”, insomma una sinergia permanente, continua e concreta tra tutte le forze sane della collettività e delle istituzioni che si contrapponga ai tentativi di insediamento di ‘ndrangheta e clan dei casalesi. Il consigliere ha inoltre auspicato che, grazie alle recenti norme regionali approvate, il Lazio possa divenire un modello sull’uso sociale dei beni confiscati alla malavita, che si istituisca una Corte d’Appello a Latina e un ufficio investigativo antimafia nel sud laziale. Su Fondi ha precisato che non è stato Marrazzo a disporre l’ispezione, ma il prefetto. A suo avviso è meglio che il Governo sciolga la riserva: “Restare nel limbo è sfiancante e genera polemiche”.

“Resto incredulo”, così Donato Robilotta (Sr-Pdl) ha commentato quello che ha definito un errore: l’uso politico delle vicende giudiziarie, l’utilizzo dell’aula per quelle che ha classificato come “beghe meschine su un piccolo territorio”. Dopo aver ricordato come nella precedente amministrazione regionale non ci sia stato un atto compiuto senza l’intesa dell’opposizione, si è domandato perché ci si sia occupati di Fondi – sul quale la Regione non ha competenza – e non invece del mercato ortofrutticolo della stessa città, perché non è stato approvato il testo unico sull’urbanistica o azioni per rendere rapide e trasparenti le procedure. Robilotta ha concluso con un appello a trovare una comunanza, ad evitare le divisioni, perché se l’amministrazione è “alta”, essa rappresenta di per sé un baluardo all’illegalità.

Ivano Peduzzi(Prc) ha ringraziato le tante persone “presenti da stamattina ai lavori di questo Consiglio, coraggiose e impegnate quotidianamente contro la criminalità e la mafia. C’è una richiesta di scioglimento del Comune di Fondi per la quale aspettiamo una decisione urgente: siamo di fronte ad una degenerazione politica. Potenziare la prevenzione e il contrasto alla criminalità: questo noi siamo chiamati a fare, ad entrare nel merito di questo contrasto e non possiamo chiamarci fuori dalla battaglia, dobbiamo anzi alzarne il tono e sostenere il processo di partecipazione democratica dei cittadini per evitare le oligarchie e il centralismo delle decisioni, che sono la premessa della corruzione. Va cambiata la cultura dei diritti dei cittadini, va combattuta la logica del ‘favore’, anche da parte dei componenti di questo Consiglio, che si vantano e fanno pesare interventi fatti su un determinato territorio”.

Francesco Saponaro (Gruppo misto) ha annunciato il ritiro della propria firma dalla mozione preparata dalla maggioranza “perché – ha dichiarato - credevo fosse una mozione unitaria ma non è così. Non ho giudicato positivo l’intervento del presidente Marrazzo e oggi si è persa l’occasione di fare un buon lavoro contro la criminalità. Ho assistito solo a un j’accuse scomposto e mirato. Sono d’accordo con Robilotta sulla denuncia della situazione creatasi qualche anno fa contro i locali pubblici della Capitale. Ci sono vendite di grandi alberghi di centinaia di milioni di euro, passaggi di proprietà dubbi, insieme a tanti settori del commercio e dei servizi. C’è l’omissione di varare atti concreti da parte della nuova Giunta nel contrasto alle infiltrazioni”.

L’assessore agli Affari Istituzionali, Daniele Fichera(Lista Civica Marrazzo per il Pd) , nella replica a chiusura del dibattito, ha in primo luogo risposto alle critiche del consigliere Cirilli: “È sbagliato pensare che sia un titolo di demerito dar luogo ad un evento anche mediatico. Certo che vogliamo anche comunicare, ai cittadini, alle imprese, a tutti i soggetti che vivono in questo territorio, che questa istituzione regionale non sottovaluta il fenomeno della criminalità organizzata. Questo consiglio straordinario viene ad inserirsi nell’ambito di un’azione concreta che questa legislatura sta ponendo in essere sul fronte della legalità, della sicurezza dei cittadini. Non ci siamo mai tirati indietro, l’apparato legislativo costruito nella precedente legislatura, e giustamente rivendicato da chi ha contribuito alla sua realizzazione, è stato in questa legislatura straordinariamente potenziato. In una fase in cui le risorse finanziarie a disposizione della Regione hanno subito la decurtazione che tutti noi che conosciamo, gli impegni sulla sicurezza sono stati quintuplicati. Finanzieremo progetti di lotta alla criminalità e difesa della legalità”. Fichera ha infine annunciato per il prossimo mese una conferenza regionale sulla questione dei beni confiscati, “in cui verranno illustrate le cose fatte e nuovi significativi interventi”.

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