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Lazio: si va avanti su legge per diritti dei detenuti oggi laurelli e grosso hanno incontrato associazione 'papillon'
28/09/06 - Con la partecipazione dell’Associazione Papillon, che si occupa dei detenuti, le Commissioni consiliari Sicurezza e Politiche sociali, hanno individuato – in una riunione congiunta tenutasi oggi alla Pisana – alcune priorità per la tutela della salute dei ristretti negli istituti di pena nel Lazio e per l’inclusione sociale delle persone condannate.
La base della discussione è stata la proposta di legge dell’assessore Luigi Nieri “Interventi a sostegno della popolazione detenuta della Regione Lazio”. “Si tratta di un tema – hanno sottolineato in apertura le presidenti Luisa Laurelli e Maria Antonietta Grosso – che deve coinvolgere, innanzitutto, i cittadini direttamente interessati. E a questo scopo abbiamo convocato in audizione i responsabili dell’associazione Papillon, un raggruppamento che rappresenta circa 7000 tra detenuti ed ex detenuti”. Nelle prossime sedute saranno ascoltati, oltre agli altri organismi degli ospiti nelle carceri, i sindacati e le associazioni del personale penitenziario (direttori, equipe del trattamento, polizia penitenziaria) in modo da pervenire a un testo condiviso ed efficace. Nel quadro di un intervento organico, la consigliera Paola Brianti (Margherita) ha sottolineato l’esigenza di misure di sostegno alle madri detenute con i bambini di età inferiore ai tre anni.
Alla riunione di oggi era prevista la presenza anche di una persona attualmente ristretta e che dirige l’associazione “Papillon”. Per lunghezze burocratiche non è stata data l’autorizzazione, e così i lavori delle Commissioni ne hanno risentito gravemente. Tale mancanza di sensibilità è stata stigmatizzata dalla consigliera Anna Pizzo (Prc), oltre che dalle Presidenti Grosso e Laurelli. Dal canto suo Giuseppe Mariani (Ambiente e Lavoro) ha indicato l’urgenza di definire un provvedimento organico sulle garanzie di trattamento, lavoro e salute, mentre Donato Robilotta (Socialisti Riformisti - Rosa nel Pugno) ha sollecitato la normativa nazionale che legittimi la funzione ispettiva del Garante dei detenuti e dei rappresentanti elettivi degli enti locali, così come da sempre riconosciuto ai parlamentari.
201/Ntr/ac/28settembre2006
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