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Lazio: pesca e acquacoltura, avviata la discussione in aula. Conferenza capigruppo ha confermato seduta del 27 febbraio


20/02/08 - Il Consiglio regionale, presieduto da Guido Milana (PD), ha aperto oggi, con la relazione dell’assessore all’agricoltura Daniela Valentini (PD), la discussione sulla proposta di legge regionale, adottata dalla Giunta, contenente “Disposizioni per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle attività professionali della pesca e dell’acquacoltura” (PL 108/2006).  Il dibattito riprenderà mercoledì 27 febbraio.

Marchio doc “Prodotti ittici del Lazio”, istituzione dei distretti di pesca, incentivi alla produzione, alla trasformazione e alla commercializzazione del pescato laziale, sviluppo dell’ ittiturismo, un milione e mezzo di euro annui di contributi pubblici  per rilanciare un settore che dà lavoro a millecinquecento addetti e a una una flotta peschereccia di 561 imbarcazioni dislocate nei porti dei compartimenti marittimi di Roma, Civitavecchia e Gaeta: questi i punti salienti del provvedimento  illustrati in aula dall’assessore Valentini.

“I dati sul quantitativo pescato confermano il trend negativo degli ultimi anni , abbiamo seri problemi – ha spiegato in aula l’assessore Valentini – Rispetto al 2005 sono state pescate circa 539  tonnellate in meno di prodotto. I ricavi hanno visto un calo. Con questa proposta di legge, che va a sostituire la legge regionale 43 del 1989 vecchia e inadeguata, si vuole incrementare l’occupazione e migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori del settore ittico, tutelare gli ecosistemi acquatici regionali e tutelare il consumatore”.

La proposta di legge prevede anche l’istituzione del “Tavolo blu” che svolge il ruolo di formulare osservazioni e proposte concernenti il settore ittico  el’istituzione dell’Osservatorio regionale per la pesca e l’acquacoltura, supportato da un comitato tecnico-scientifico,per raccogliere ed elaborare i dati relativi al settore, monitorare gli aspetti tecnico-economici relativi alla pesca, predisporre pareri sullo stato delle risorse biologiche.

I contributi pubblici verrebbero erogati per la costituzione di associazioni e unioni di produttori, per lo sviluppo e la protezione delle risorse acquatiche, per promozione e pubblicità del pesce doc del Lazio, per la trasformazione e la commercializzazione, per investimenti nelle attrezzature dei porti e per l’acquacoltura e la pesca nelle acqua interne, per attività di pescaturismo e ittiturismo.

“Insomma, noi stiamo provando a fare, attraverso questa legge, un vero e proprio impianto organico di questo settore che non c’è mai stato – ha affermato l’assessore Valentini - Quindi, provare ad immaginare un sistema a rete di questo settore, con tutti gli strumenti e le azioni di intervento, di sostegno e di assistenza tecnica da dare per impedire la cancellazione totale di questo settore che, altrimenti, o diventa un settore che lavora in modo “abusivo”, senza strumenti compatibili con l’ambiente e col territorio o è un settore destinato a morire. Ecco, noi abbiamo invece voglia – e ci stiamo puntando molto – di farlo vivere, farlo vivere bene, in maniera compatibile, farlo crescere e dare a questo settore tutti gli strumenti necessari per farlo”.

Al termine del seduta, il Presidente Guido Milana ha convocato la conferenza dei capigruppo che ha confermato la convocazione della seduta di mercoledì 27 febbraio alle ore 11 per il dibattito e l’esame della legge sulla pesca e sull’acquacoltura.

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