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Lazio: il dibattito in Consiglio sulla Finanziaria/2
19/12/07 - Il dibattito sulla Finanziaria regionale 2008 è proseguito con l’intervento di Donato Robilotta (Sr): “Nonostante il clima allegro e di festa che accompagna questa discussione, continuo ad esser preoccupato - ha spiegato - Infatti, prima leggo l’intervista a Marrazzo che dice ‘faremo una Finanziaria di lacrime e sangue’.
Poi, invece, vedo uno spreco di risorse. Le tasse sono state aumentate. Non è chiaro il disavanzo sulla sanità per il 2007. Battaglia ha sempre detto in aula che avremo più soldi per l’aumento della popolazione. Invece sono stati decurtati 190 milioni di euro nell’accordo fatto tra le regioni”. Secondo Anna Pizzo (Prc), “l’ispirazione di fondo di questa Finanziaria è quella di volare alto, anche senza carburante, tentando di ricucire un legame sociale con in cittadini, per parlare alla società, cosa che questa Regione in alcuni momenti stenta a fare.
E’ chiaro che nessuno può nascondere i punti di sofferenza che la Finanziaria individua: la sanità, l’emergenza abitativa, la questione dei trasporti pubblici, il precariato nella sanità. Punti che ci siamo trovati a dover gestire quando siamo arrivati due anni fa e che ci siamo trascinati sino ad oggi senza averli ancora risolti. Nel complesso, a me pare che la tendenza espressa da questa finanziaria sia il valore sociale che ne emerge e su questo dobbiamo costruire l’intera politica della Regione per l’anno 2008”.
Giovanni Carapella (Pd) ha sottolineato come “è difficile fare una Finanziaria con una forte anima, quando si ha la schiena curvata da un debito ereditato. Io sono per una Finanziaria accompagnata da vere leggi di riforma, anziché animata da tanti onorevoli principi che tali restano. A gennaio, avremo la legge-quadro sull’abusivismo; l’Anas ha appena detto sì alla società mista per realizzare il corridoio intermodale Roma-Latina e il collegamento Cisterna-Valmontone, tanto per fare esempi concreti.
Quanto alle cosiddette “tabelle”, bisogna stabilire un trasparente meccanismo sostituivo, attraverso regole, bandi e avvisi pubblici on line”. Per Francesco Lollobrigida (An) “bisognerebbe sospendere il Consiglio in attesa di avere un testo più complessivo. In quello che abbiamo oggi non c’è nulla sul sociale, non c’è niente sulla famiglia, sulla lotta alla tossicodipendenza.
Questo deve essere un dibattito vero, ma senza avere un documento completo diventa difficile discutere. Si tratta di argomenti che non si possono risolvere con emendamenti che vengono portati in discussione magari alle 4 di notte. Anche per quanto riguarda i costi della politica, questa maggioranza si limita alle operazioni di marketing: di tagli veri ne abbiamo visti pochi e poco sensati”.
333/Ntr/ac/19 dicembre 2007
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