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Lazio: PMI verso l'internazionalizzazione
26/09/05 - Le piccole e medie imprese (PMI) del Lazio devono avviarsi sulla via dell’internazionalizzazione se vogliono reggere il confronto e la concorrenza sui mercati, vista anche l’espansione dei ‘giganti asiatici’ Cina ed India, ormai quasi ‘Cindia’. Apposite iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese saranno messe a punto dalla Regione. “Faremo la legge che manca, creando uno sportello regionale per le imprese. Una legge che sarà elaborata attraverso la concertazione con le parti sociali, perché per noi la concertazione è un metodo da rilanciare”. Così si è pronunciato Francesco De Angelis (Ds), assessore alla Piccola e media impresa, commercio e artigianato, concludendo l’audizione in via della Pisana con le parti sociali sullo stato di attuazione della legge 36 sui distretti industriali.
Il Presidente della commissione Piccole e medie imprese Carlo Umberto Ponzo (Ds) ha sottolineato che “altre audizioni seguiranno (lunedì quella con i piccoli commercianti e gli artigiani) perché, all’avvio della legislatura, è necessaria questa fase di ascolto per acquisire informazioni sullo stato reale dell’economia del Lazio, al fine di dare risposte, adottando provvedimenti adeguati e condivisi”.
Presenti all’audizione i consiglieri regionali Mario Perilli (Ds), Giuseppe Parroncini (capogruppo Ds), Francesco Saponaro (Lista Storace) e Gianfranco Bafundi (Udc) e i rappresentanti di Confindustria, Federlazio, Agenzia Sviluppo Lazio, Filas, Promolazio e i Consorzi di Rieti, Sud Pontino e Frosinone. La rappresentazione dei problemi specifici ha delineato anche la possibilità di avviarsi verso lo studio di qualche ‘contratto d’area’, utilizzando le esperienze maturate in questo senso in alcune aree del Mezzogiorno.
De Angelis ha spiegato che la Giunta ha già stanziato 5 mila e 200 euro per la piccole imprese, fondi finalizzati all’internazionalizzazione, in attesa della legge ad hoc, di cui la Regione Lazio non si è mai dotata. De Angelis ha poi detto che “la Regione intende intervenire pur in presenza di risorse limitate, risorse che, proprio perché limitate, devono essere spese bene”.
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