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Lazio - Laurelli (DS): "Sì a cultura della legalità nelle scuole"


13/09/05 - “Obiettivo della Commissione sicurezza della Regione Lazio nella prevenzione e nella lotta alla criminalità è quello di conoscere l’entità dei fenomeni malavitosi anche attraverso le audizioni delle associazioni, dei rappresentanti delle Istituzioni impegnate nel settore, degli Enti Locali, delle organizzazioni sindacali. E’ necessario conoscere per poter intervenire: l’attenzione della Regione Lazio può rafforzare l’opera di prevenzione e può aiutare chi nei territori è impegnato quotidianamente nella repressione”. Questo l’indirizzo tracciato da Luisa Laurelli (Ds), Presidente della commissione Sicurezza e lotta alla criminalità del Consiglio regionale del Lazio, durante l’audizione di Legambiente Lazio e dell’Associazione Libera. Presenti i consiglieri regionali Giuseppe Mariani (verdi), Anna Maria Massimi (DS), Fabio Rampelli (An), Fabio Armeni (Fi), Donato Robilotta (Nuovo Psi).

Dall’incontro è emersa un’analisi dei fenomeni criminosi presenti nella Regione con particolare riferimento a quelli legati alle ecomafie, particolarmente sviluppate nella provincia di Frosinone (area a nord della Valle del Sacco), nella zona di Cassino e nel bacino di Rieti. Attualmente, nella classifica dell’illegalità ambientale per reati accertati, il Lazio è al 5° posto, secondo quanto riscontrato sino a tutto il 2004.

Ancora preoccupanti i dati riguardanti il ciclo illegale dello smaltimento dei rifiuti, del cemento, delle sostanze tossiche e dei reati contro il patrimonio archeologico. All’abusivismo edilizio, in particolare, è legato lo sfruttamento di lavoratori extracomunitari ed il caporalato, con un giro d’affari imponente. Il coordinamento tra le associazioni, è stato sottolineato, può essere determinante per combattere il radicamento della criminalità nel territorio.

Dal canto suo, la Regione Lazio ha già risposto alla minaccia criminale con una recente delibera per la costituzione di un Osservatorio sulla legalità ambientale presieduto dall’assessore all’Ambiente Bonelli, attraverso un protocollo d’intesa tra La Regione e Legambiente.

Inoltre, nel marzo scorso altro documento d’intesa è stato siglato dalla Prefettura di Roma, dai comuni della provincia di Roma e dalla stessa Regione Lazio. Dagli elaborati a disposizione, è emerso che anche le forze dell’ordine e la magistratura hanno incrementato la loro attività nella lotta alla criminalità e alle mafie ottenendo notevoli risultati. Accordo unanime si è registrato sull’opportunità di continuare ad insistere e dare maggior forza al progetto della cultura della legalità nelle scuole attraverso appositi corsi formativi. Altro aspetto da non sottovalutare, è la necessaria accelerazione da imprimere alla destinazione e all’utilizzo a fini sociali e produttivi dei beni immobili confiscati alla criminalità. I mezzi e le leggi ci sono, è stato rilevato, ma occorre un’azione più incisiva.

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