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Mafie: Laurelli (DS), Bene Regione parte civile in processi
11/01/06 - “La scelta del Presidente Piero Marrazzo di costituire la Regione parte civile in processi di mafia è non solo condivisibile, perché giusta, ma risponde ad una specifica richiesta che avevo formulato in tal senso, in qualità di Presidente della commissione Lotta alla criminalità”. Lo afferma Luisa Laurelli (DS) che, proprio in sede di commissione aveva promosso nei mesi scorsi una serie di audizioni dalle quali era venuta la conferma di infiltrazioni criminali in alcuni territori del Lazio. “Un fenomeno a noi non nuovo e rispetto al quale avevamo la consapevolezza che le Istituzioni, tutte, dovevano reagire. Anzio, Nettuno e Ostia sono la punta di un iceberg che insidia l’intera regione, dove gli interessi di ‘ndrangheta e cosche siciliane si esplicano con lo spaccio di droghe, soprattutto di cocaina, un mercato controllato all’80 per cento dalle ‘ndrine calabresi, in collegamento con delinquenti romani e laziali. Ne è una prova il clan di Roberto Pergola che operava a Ostia. La ‘ndirna calabrese Gallace-Novella aveva esteso i suoi tentacoli a piovra da anni nel territorio romano, come più volte ha dimostrato il Sostituto Procuratore Antimafia Luigi De Ficchy. Il fatto che la Regione sia parte civile nei processi contro questi due gruppi criminali –conclude Laurelli- è rilevante. Credo che il Presidente Marrazzo abbia compiuto oggi un atto di grande significato non solo simbolico, ma anche di indicazione di una prospettiva concreta di lotta alla criminalità organizzata”.
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