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Lazio - Laurelli (DS): "Regione, imprese e cittadini contro l'usura"


19/01/06 - “Con coerenza, intendiamo modificare, migliorandola là dove possibile, una legge che è concepita per combattere l’usura. Un’attività illecita che forse è la più odiosa e strisciante in quanto attanaglia non soltanto imprese in difficoltà, ma anche semplici cittadini che attraversano momenti di sofferenza economica. Bene ha fatto, pertanto, la Regione Lazio a costituirsi parte civile nel processo contro due clan operanti a Ostia e sul litorale laziale. A metà febbraio avremo un incontro più largo con altre associazioni che hanno il polso della situazione. Oggi abbiamo avuto un primo riscontro di dati e informazioni che saranno preziose in sede di eventuali modifiche della legge 23/2001 che è tuttora l’unica iniziativa di solidarietà a livello regionale per prevenire e combattere l’usura”.
Così Luisa Laurelli (Ds), Presidente della commissione speciale regionale Sicurezza ed integrazione sociale e lotta alla criminalità, durante l’audizione con i rappresentanti di commercianti e artigiani, di Unionfidi, di rappresentanti dell’Ufficio antiusura gestito per il Comune di Roma da Tano Grasso, di Sos Impresa, sul bilancio e prospettiva di un aggiornamento alla legge 23/2001 che disciplina gli interventi regionali per prevenire e combattere i fenomeno dell’usura. Presenti alla riunione i consiglieri regionali Fabrizio Cirilli (An), Wanda Ciaraldi (Udeur), Umberto Ponzo (Ds), Donato Robilotta (Nuovi Psi), il dr. Boncoraglio direttore Direzione Regionale sicurezza ed prof. Ciconte dell’Osservatorio tecnico scientifico della sicurezza.
Dall’incontro è emerso “che i problemi principali sono la necessità di reperire nuovi fondi, visto anche il mancato finanziamento della legge statale e la mancanza di comunicazione per indicare che ci sono vie alternative per risolvere la situazione di chi versa in difficoltà economiche. Occorre quindi – è stato sottolineato – un’azione collegiale ed una campagna di promozione e informazione per dire: “i fondi ci sono, vi possiamo aiutare”. La prevenzione comunque, rimane l’arma principale perché, ha ricordato la presidente Laurelli, “chi è vittima dell’usura è solo, vive la sua situazione con vergogna e non trova altre soluzioni se non quella di rivolgersi all’usuraio. E’ necessario invece prendere coscienza e trovare la forza di reagire rivolgendosi alle associazioni ed alle strutture preposte ad affrontare la questione. Anche le banche – ha sottolineato – devono essere sensibili al problema, proponendo magari, un consolidamento del debito che può salvare l’impresa e la persona. Un’azione collegiale dunque, che veda concorrere la Regione, i rappresentanti delle imprese e le associazioni – ha concluso Laurelli – per migliorare la legge contro il racket dell’usura e proseguire, con la politica della lotta alla criminalità intrapresa dal governo regionale”.

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