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Lazio - Bilancio 2006, nuova urbanistica a misura di città Pompili: tempi certi per i piani regolatori dei comuni


09/03/06 - La città di Roma, Capitale del Paese, ma anche gli altri comuni delle altre province del Lazio, avranno maggiori certezze su materie quali l’urbanistica, i piani regolatori e i piani paesistici. Il Consiglio Regionale del Lazio sta per approvare, infatti, i pacchetti di emendamenti al Bilancio di previsione 2006, proposti dall’assessore all’Urbanistica Massimo Pompili, Vice presidente della Regione Lazio.

Il primo pacchetto di emendamenti riguarda la legge 38 del 1999: “Norme sul governo del territorio e successive modifiche”. Due le linee-guida di intervento della proposta Pompili: una disciplina speciale per il Comune di Roma circa il procedimento di formazione dello strumento urbanistico generale (e relative varianti), nonché degli accordi di programma, nel cui oggetto e contenuto viene ricompressa anche l’approvazione degli strumenti attuativi dello strumento urbanistico generale, come i piani particolareggiati e i progetti di riqualificazione urbana; una semplificazione della disciplina per Province e Comuni, dove vengono snellite e razionalizzate le procedure di formazione del Piano Territoriale provinciale, nonché dei Piani urbanistici generali degli altri comuni della Regione.

Nella sua relazione introduttiva, Pompili ha spiegato che nel Lazio, su 378 comuni ben 90, circa il 25 per cento del totale, sono attualmente senza Piano regolatore e a soffrire di più sono i piccoli comuni. 62 dei 90, infatti, sono al di sotto dei 2000 abitanti e 42 dei 62 sono addirittura al di sotto dei 1000 abitanti, mentre 36 comuni tra i 2000 e i 10000 abitanti sono senza piano regolatore. Nel dettaglio, non hanno piano regolatore e alcuni di essi non hanno nemmeno avviato l’iter, 42 comuni al di sotto dei 1000 residenti; 20 tra i 1000 e i 2000; 14 tra i 2000 e i 4000; 22 tra i 4000 e i 10000; 2 oltre i 10000. Ma una percentuale molto alta, pari al 40 per cento corrispondente a 147 comuni ha il Piano regolatore, ma è più vecchio di 20 anni. In assenza di Piani regolatori –ha spiegato Pompili- è cresciuto il ricorso agli strumenti di pianificazione straordinaria. Pompili ha poi detto che i provvedimenti approvati dalla Regione in sede di Bilancio di previsione raccolgono una domanda forte proveniente dai sindaci e dai comuni che chiedono snellimento delle procedure, velocizzazione per l’approvazione dei provvedimenti urbanistici, contrariamente a quanto è successo fino a oggi che per ottenere l’approvazione da parte della Regione si attendevano in media sei anni.

Questo processo di semplificazione e velocizzazione si può così riassumere. Per il Comune di Roma è previsto un iter speciale per la parte che attiene alle procedure riguardanti il Comune: dal momento dell’invio del Piano o della variante alla Regione, alla Conferenza di copianificazione, allo schema di accordo, all’accordo di pianificazione, all’approvazione da parte della Giunta regionale può trascorrere un tempo complessivo di 150 giorni. Medesima procedura è prevista per il Piano territoriale provinciale e del Piano urbanistico comunale, procedura da esaurirsi in un tempo massimo di 210 giorni. Sempre di 210 giorni è il tempo per l’approvazione dei Piani regolatori generali adottati dai comuni del Lazio successivamente all’approvazione del Piano territoriale provinciale generale.

In termini politici generali, Pompili ha spiegato che “la nostra bussola è di fare in modo che la Regione Lazio progressivamente abbandoni la gestione che, invece, da quando la Regione è nata è progressivamente diventata un elemento centrale in urbanistica. Far tornare la Regione alla propria vocazione originaria, cioè un Ente che legifera, un Ente che dà indirizzi, un Ente che, per ciò che gli compete, controlla, proprio perché anche all’interno di ciò che è previsto in questa legge, la Regione rimane soggetto centrale. L’intenzione è quella di fare in modo che sempre di più, abbandonando la gestione e fornendo alle Province gli strumenti per poter esercitare in modo adeguato le deleghe, la Regione diventi di servizio, una Regione che forma le Istituzioni più di prossimità ai cittadini e alle comunità”. Per Pompili, il 2006 sarà un anno cruciale per l’urbanistica: “Sarà approvato il Piano regolatore generale di Roma, sarà l’anno in cui saranno approvati i Piani territoriali delle Province, sarà l’anno in cui sarà approvato il Piano territoriale paesistico regionale generale”, previsto per il 31 ottobre di quest’anno. Numerosi gli interventi di consiglieri di maggioranza e opposizione. In particolare il capogruppo di An Fabio Rampelli e il Presidente della commissione Lavori pubblici Giovanni Carapella (Ds) hanno illustrato i propri punti di vista sulle proposte di Pompili, ma spaziando anche su concezioni più ampie sull’urbanistica e sui ‘modelli di città’, aiutandosi con la proiezione di diapositive dedicate alla visualizzazione dei concetti esposti.

E’ la prima volta, nella storia del Consiglio Regionale del Lazio, che si ricorre alla multimedialità, un fatto nuovo accolto molto positivamente dai consiglieri e dal pubblico che assisteva alla seduta del Consiglio.

STASERA A TARDA ORA E’ PREVISTA L’APPROVAZIONE DEL ‘PACCHETTO’ URBANISTICA. IL CONSIGLIO REGIONALE PROSEGUIRA’ DOMANI CON I ‘PACCHETTI’ SU SANITA’ E SERVIZI SOCIALI PER POI AVVIARE LE VOTAZIONI SUL BILANCIO. LA SEDUTA DI DOMANI DOVREBBE PROSEGUIRE FINO A SABATO, QUANDO SONO PREVISTE LE VOTAZIONI FINALI SULLA LEGGE FINANZIARIA E SUL BILANCIO.

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