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Regione Lazio: Assessore Nieri illustra DPEFR


19/11/05 - Chiaro, sintetico, innovativo. Questi i termini se dovessi pensare ad una aggettivazione, del Dpefr elaborato da questo governo regionale”.

Questo il giudizio dell’assessore al bilancio Luigi Nieri (Prc), pronunciato nell’Aula del Consiglio regionale del Lazio durante l’illustrazione del DPEFR, il documento di programmazione economica e finanziaria regionale che costituirà la base del prossimo bilancio della Regione per il 2006/2008.

“Il Dpefr – ha detto Nieri – torna ad assumere il suo significato originario restituendo autenticità alla parola programmazione. Questo documento è prima di tutto una fotografia dell’economia laziale e delle difficoltà ereditate, ma anche delle potenzialità regionali. Il tasso di crescita medio annuale del PIL regionale a prezzi costanti registrato per il periodo 2000/2003 è stato pari all’1,9% e dell’1,3% nel 2004. L’economia regionale è fortemente orientata ai servizi che definiscono circa l’80% del valore aggiunto regionale e il 76% del prodotto interno lordo. Principale settore produttivo del Lazio – ha proseguito Nieri - è quello terziario, seguito da quello dei servizi pubblici. Altro incremento si registra per quanto riguarda il commercio, gli alberghi e le comunicazioni, mentre è negativo il saldo del settore agricolo, in linea con quello nazionale. L’industria, cresciuta nel 2003 e arretrata nel 2004, attraversa oggi un periodo di stagnazione”.

Proseguendo la sua illustrazione, l’assessore Nieri ha ricordato anche il settore della sanità evidenziando “un extra deficit sanitario di circa 2 miliardi di euro”, ma ha anche affermato che “non abbiamo rinunciato a ragionare intorno alle potenzialità di questa regione” che conserva “una potenzialità che contribuisce per oltre il 10% al Pil nazionale”. Punti di riferimento sui quali puntare una politica di rilancio sono, secondo Nieri, “l’innovazione, la ricerca, lo sviluppo dell’Industria, creando anche un ambiente più favorevole alle PMI, e dei servizi, nell’ambito del consolidamento di uno sviluppo economico su base regionale che non lasci indietro nessuno, che sia inclusivo e solidale. In questo Dpefr – ha sottolineato – si parla di città della ricerca, di sviluppo di pratiche economiche innovative, ma anche di sostegno alle fasce più svantaggiate, di salubrità dei prodotti agroalimentari,di turismo, di sostegno all’impresa e alla buona occupazione”.

La relazione è proseguita toccando altri punti ritenuti essenziali quali la necessità di formazione in tutti i settori, la riorganizzazione e ristrutturazione delle società operanti per conto della Regione, i trasporti e la mobilità, i programmi di edilizia agevolata, l’approvazione del Piano Paesistico Territoriale regionale, la tutela dell’ambiente, la stesura di un piano triennale per l’occupazione e un provvedimento sperimentale di “salario sociale”. Spazio anche per la cultura che secondo Nieri va rilanciata anche quale settore di investimenti.

“Questo documento – ha concluso l’assessore – è stato costruito sulla base degli incontri avuti con i rappresentanti di oltre 130 comuni che attraverso i sindaci o gli amministratori locali hanno avanzato proposte, e da più di 30.000 contatti pervenuti al sito informatico predisposto dalla Regione, coinvolgendo, da una prima stima, circa 5.000 persone”.

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