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Salute mentale, "Piano obiettivo e risorse in assestamento"


11/02/09 - E' la proposta di Giuseppe Celli a conclusione dei lavori del convegno "Politica e Salute Mentale" svoltosi ieri in Campidoglio

"Un nuovo Piano Obiettivo regionale sulla salute mentale entro l'autunno, in cui precisare gli impegni di attività di prevenzione delle malattie mentali e di monitoraggio di cure e studi clinici. In più risorse in assestamento di bilancio per attività preventive ed epidemiologiche, nuove assunzioni e apertura di ulteriori servizi sanitari". Con queste proposte il capogruppo della Rete Socialista alla Regione, Giuseppe Celli ha concluso nella tarda serata di ieri i lavori del convegno "Politica e salute mentale" tenutosi in Campidoglio. Sono intervenuti Bruno Landi, già presidente della Regione e della commissione consiliare Sanità, il dott. Marco D'Alema, responsabile del CSM Frascati, il consigliere Augusto Battaglia (Pd), operatori e associazioni di familiari.

"L'area legata alla prevenzione, cura e diagnosi dei disturbi mentali - ha spiegato Celli - rappresenta una delle maggiori criticità dei Sistemi Sanitari nazionale e regionale, verso cui la politica si è dimostrata troppo assente. Ad oggi registriamo numerose criticità: un arretramento dei DSM a semplici aree di lavoro clinico, personale carente e precario, insufficienti pratiche preventive, poca attenzione alla valutazione degli esiti delle cure, scarsa disponibilità di alloggio civile per gli utenti".

Nel suo intervento il consigliere Battaglia ha indicato come priorità: "Chiedere al Governo di intervenire sul blocco del turn-over per ridare energia alla rete della salute mentale; intervenire sulla residenzialità attraverso una maggiore collaborazione coi servizi sociali; ragionare su una migliore distribuzione dei servizi nel territorio che tenga conto del fatto che sempre più persone si spostano dal centro alla periferia".

"Si tratta di questioni - hanno aggiunto i due consiglieri - che porteremo all'interno della discussione del Piano Sanitario Regionale, che rappresenta la giusta occasione per un decisivo cambio di rotta nella gestione della sanità pubblica e la creazione di un sistema che, partendo dai reali bisogni del territorio, sappia rimodulare l'offerta dei servizi, gli interventi e gli strumenti da adottare, per tenere il passo con un quadro in costante mutamento. Da subito, inoltre, ci attiveremo affinché in assestamento di bilancio siano previste risorse aggiuntive per i servizi di diagnosi e cura dei disagi mentali, per intervenire sulla cronica scarsità degli operatori e per conseguire una maggiore presenza e integrazione sul territorio".
"Spero che oggi il confronto sulla psichiatria non sia caratterizzato dalle contrapposizioni ideologiche della fine degli anni '70 - ha commentato Bruno Landi - Ricordo che all'epoca ci si divideva tra sostenitori di Basaglia e coloro che avversavano quella impostazione, con il risultato che poi anche quella legge ha fatto la fine di altre leggi in Italia: grandi dichiarazioni di principio e pochi strumenti per applicare davvero la 180, con ripercussioni sulle vite dei malati e delle loro famiglie. Oggi suggerirei un approccio più pragmatico, così come appresi all'epoca in Inghilterra, dove mi recai appunto per studiare nella pratica il sistema sanitario inglese. Auguro pertanto che il percorso avviato stasera vada avanti per dare risposte concrete, tenendo conto anche dei suggerimenti che provengono dal mondo dell'associazionismo".

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