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Papa/La Sapienza: Consiglio Lazio approva mozione


16/01/08 - Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità una mozione unitaria in cui “esprime rammarico e dispiacere per il fatto che Papa Benedetto XVI abbia dovuto, a seguito di eventi contestativi, rinunciare a presenziare alla apertura dell’Anno accademico dell’università ‘La Sapienza’ di Roma e respinge con fermezza ogni manifestazione di intolleranza che contrasta con i principi di democrazia, di libertà e di rispetto che fondano le nostre istituzioni e la nostra comunità”.

L’assemblea legislativa regionale inoltre “auspica che Papa Benedetto XVI possa al più presto visitare l’università ‘La Sapienza’ di Roma, in un clima di rispetto e di accoglienza, come è nella tradizione dell’Ateneo e dell’Italia, ed impegna il Presidente della Giunta regionale a rappresentare nelle sedi opportune la volontà del Consiglio regionale”. La mozione ha come primo firmatario il capogruppo del Partito Democratico Giuseppe Parroncini, ma ha registrato adesioni anche da parte dell’opposizione, a partire dal capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, che in apertura di seduta aveva per primo manifestato l’esigenza di una presa di posizione da parte del Consiglio sulla vicenda della visita del Pontefice presso l’università capitolina. Giuseppe Parroncini, capogruppo del Partito democratico, è intervenuto invitando tutto il Consiglio regionale ad esprimere una presa di posizione di condanna.

“Sulle opinioni che esprime il Papa – ha affermato Parroncini - ognuno di noi ha le proprie idee e i propri giudizi, ma questa volta non è in ballo il contenuto dei giudizi del Papa, bensì il rispetto delle opinioni altrui. Ancora più rilevante è il fatto che questo contrasto sia sorto in un luogo, l’università, che dovrebbe essere per antonomasia il luogo del libero pensiero, della tolleranza e del rispetto di tutte le opinioni, anche quelle che non si condividono”. Anche Stefano De Lillo (Fi) ha condannato l’accaduto, ritenendo che “si tratta di un atto grave di profonda intolleranza, del tentativo di colpire la cultura cattolica come radice di quella europea.

Un atto che nasce da un pregiudizio riferito ad un’affermazione del Papa su Galileo Galilei risalente al 1990. Se questo pregiudizio viene poi espresso da coloro che dovrebbero educare le future generazioni, quanto avvenuto è estremamente preoccupante. E' stato un atto veramente grave per coloro che difendono una cultura laica e libera”, ha concluso De Lillo. Condividendo la mozione, hanno espresso parole di condanna dell’episodio anche i consiglieri Wanda Ciaraldi (Udeur), Antonio Cicchetti (An), Donato Robilotta (Sr), Massimiliano Maselli (UDC) e Francesco Saponaro (Misto).

Di parere diverso il consigliere Enrico Fontana (Verdi) che, a nome anche di altri colleghi, ha espresso rammarico per la mancata visita del Papa all’Università e per le “accuse rivolte a chi ha protestato pacificamente, senza alcun atto di prevaricazione o di violenza o antidemocratico, nei confronti dell’annunciata visita del Papa”. Per questo motivo, Fontana ha dichiarato di non partecipare al voto, insieme ai consiglieri Giuseppe Celli (Sdi), Maria Antonietta Grosso (Pdci), Giulia Rodano (Sd), Roberto Alagna (Lista civica per il Lazio), Daniela Valentini e Luisa Laurelli (Pd), Ivano Peduzzi, Anna Evelina Pizzo, Luigi Nieri, Enrico Luciani e Alessandra Tibaldi (tutti del PRC), Filiberto Zaratti e Giuseppe Mariani (entrambi dei Verdi). 9/Ntr/ac/16 gennaio 2008

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