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Lazio: prostituzione, linea dura con i clienti e protettori


03/10/07 - Luisa Laurelli scrive a Marcella Lucidi e annuncia nuovo incontro con Prefetto Mosca “Offrire un’alternativa alle donne che si liberano dalla schiavitù e imporre la linea dura contro clienti e sfruttatori di donne costrette a prostituirsi”. Questo, in sostanza, il contenuto della lettera inviata - anche a nome del coordinamento delle elette del Lazio - da Luisa Laurelli, Presidente della commissione speciale sicurezza e lotta alla criminalità della Regione Lazio al sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi.

“Come tu sai - scrive Laurelli - una settimana fa circa, assieme alle consigliere e assessore del Consiglio Regionale, sono stata dal Prefetto Mosca, al quale abbiamo chiesto di adottare la linea dura nei confronti di clienti che venissero sorpresi con delle minorenni e abbiamo già visto in questi giorni, risultati concreti. Abbiamo convenuto con il Prefetto - si legge nel documento - che occorre meglio orientare le forze dell’ordine verso il fenomeno della prostituzione coatta, che riguarda la stragrande maggioranza delle donne adulte straniere, di aumentare la presenza di donne nelle pattuglie e di formare il personale su questa nuova emergenza” Laurelli ricorda anche le iniziative già in atto per attuare programmi di concertazione intrapresi con il Prefetto e delle azioni messe in atto “per offrire poi un’alternativa alle donne che si liberano dalla schiavitù”, e precisa che a tale scopo, il Prefetto “organizzerà un secondo incontro tra le donne delle Istituzioni e i presidenti delle Province e i sindaci delle città capoluogo, al fine di programmare l’estensione del progetto “Roxanne”a tutto il Lazio”. Progetto che - sottolinea Laurelli - ha dato in 8 anni a Roma, esiti molto positivi e radicali, che non le proposte di creare le zone del sesso (non condivise da tutte le elette comprese quelle di Forza Italia e di Alleanza Nazionale) o quelle di riconoscere la prostituzione come “professione”da regolarizzare”.

Infine, Luisa Laurelli conclude la lettera con la richiesta al sottosegretario “di voler incontrare la delegazione delle elette che sta lavorando su questo tema a Roma e nel Lazio, per conoscere meglio il progetto a cui sta lavorando il Ministero dell’Interno e per dare eventuali contributi”. 207/Ntr/ac/3 ottobre 2007

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