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Commissione Sanità, no a chiusura reparti Anagni e Pontecorvo


26/06/08 - Un’iniezione di fiducia per la sanità ciociara e un decisivo momento di chiarimento tra il Consiglio regionale e l’Asl di Frosinone.

Questi, i risultati immediati dell’audizione odierna, in Commissione Sanità, del direttore generale Giancarlo Zotti, su esplicita richiesta di consiglieri di maggioranza e opposizione. Il presidente Luigi Canali (Pd), per quasi quattro ore, ha coordinato i lavori dell’incontro, durante il quale sono state evase numerose richieste circa il presente e il futuro dei servizi sanitari nella provincia di Frosinone.

Al termine dell’audizione, la Commissione ha stabilito di chiedere formalmente all’Asl che il pronto soccorso dell’ospedale di Pontecorvo e il reparto di ostetricia dell’ospedale di Anagni non vengano chiusi, né ridimensionati. Un atto che, a detta del direttore Zotti, sarà sufficiente per continuare a garantire i servizi attualmente in essere.

In un’ottica di maggiore dialogo e concertazione, poi, la Commissione ha invitato i vertici dell’Asl di Frosinone a fornire relazioni dettagliate su consulenze legali, esito delle vertenze intraprese, esternalizzazioni, nonché documentazioni relative ai “numeri” dell’azienda, con particolare riguardo alla gestione del personale e alle esigenze di deroghe rispetto al blocco delle assunzioni imposto dal vigente Piano di rientro.

A queste risoluzioni si è giunti dopo un lungo dibattito, che ha visto intervenire numerosi consiglieri.

Il vicepresidente della Commissione, Wanda Ciaraldi (Popolari per Marrazzo), ha posto l’accento sulla necessità di uniformare la sanità della Ciociaria ai dettami del piano sanitario regionale, contestando qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica al momento di fare eventuali scelte dolorose. “Il nostro obiettivo è garantire salute e sicurezza a tutti i cittadini, a prescindere che il reparto in questione sia a dieci metri o a dieci chilometri dall’abitazione dell’assistito”, ha concluso.

Il consigliere di Alleanza Nazionale, Franco Fiorito, ha centrato il suo intervento soprattutto sulla ventilata chiusura di reparti nella provincia di Frosinone e sulla natura dei fondi per la realizzazione del nuovo ospedale di Anagni. “Dopo l’allontanamento dell’assessore Battaglia, resta l’impegno politico della Regione per la costruzione della struttura, ma non c’è ancora traccia amministrativa dei finanziamenti utili a ciò, e questa situazione crea apprensione per tutta la comunità”.

Molto puntuali anche le questioni poste dal capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, che ha chiesto a più riprese informazioni dettagliate su pianta organica, appalti nei servizi di pulizia, consulenze legali, natura dei servizi esternalizzati, puntando l’indice su una scarsa autonomia decisionale che avrebbe condizionato l’operato dell’Asl negli ultimi anni. “Noi non vogliamo attaccare il direttore Zotti – ha precisato – anzi, gli offriamo tutto l’appoggio di cui necessita per chiedergli uno scatto d’orgoglio al fine di respingere d’ora in avanti qualsiasi pressione politica”.

Il consigliere Giuseppe Mariani (Verdi) ha invece chiesto un chiarimento sulle graduatorie del personale precario, auspicando l’elaborazione di una mappa aggiornata sulle politiche occupazionali nella Asl di Frosinone.

Anche il consigliere Angelo D’Ovidio (Movimento libertà e solidarietà) si è soffermato sulla gestione del personale e sulle garanzie da fornire ai lavoratori Lsu, denunciando ritardi nella trasmissione dell’atto aziendale ai membri della Commissione.   

Nella sua replica, il direttore generale Zotti ha tenuto a precisare che l’atto aziendale dell’Asl di Frosinone ha seguito un iter del tutto regolare, dal punto di vista normativo, e che sono state sentite le esigenze di tutte le parti in causa, anche se non si è trattata di una vera e propria concertazione, non prevista tra l’altro dalle leggi vigenti in materia.

Quanto alle specifiche richieste dei consiglieri, ha fornito numerosi dati, impegnandosi a trasmettere nel più breve tempo possibile relazioni dettagliate sulle questioni emerse nel corso del dibattito.

“Una cosa è certa – ha chiosato -: non si può avere tutto con poche risorse a disposizione, e da questo punto di vista ho dovuto dare priorità alla quadratura dei conti, raggiungendo dopo tanti anni il pareggio di bilancio. Con questo, però, non significa che consegniamo al sistema sanitario regionale una Asl in difficoltà. Anzi, mi sento di dire che è una delle aziende migliori, una delle più sane, dal momento che siamo riusciti finanche a far calare la mobilità passiva e a ridestare la curva della mobilità attiva, grazie ai nostri centri di eccellenza”.

Impegni precisi, poi, per il nuovo ospedale di Anagni. “Entro la fine di luglio saremo in grado di individuare la principale fonte di finanziamento di quest’opera, e non escludo che potremo attingere alle nostre stesse casse, magari mediante l’operazione di vendita dell’immobile del vecchio ospedale di Frosinone”, ha annunciato Zotti.

Nette aperture anche sul fronte del personale precario, degli Lsu e del monitoraggio degli organici, al fine di redigere richieste mirate di proroghe rispetto al blocco delle assunzioni.

Il presidente della Commissione Sanità, Luigi Canali, si è detto molto soddisfatto dei lavori, evidenziando il clima costruttivo instaurato tra i partecipanti e gli importanti impegni che l’Asl ha preso dinanzi ai consiglieri membri.

“La nostra Commissione si conferma luogo d’elezione per il più ampio e corretto confronto sui difficili temi della sanità regionale – ha dichiarato -. Anche in fase di rientro da un evidente deficit, la nostra attenzione resta alta sugli standard definiti dagli atti aziendali delle Asl laziali e su ogni scelta che a Roma come altrove ricada direttamente sulla salute dei nostri cittadini”.

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