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Infanzia, verso Consiglio Regionale straordinario


18/09/07 - Infanzia, verso Consiglio Regionale straordinario

Audizione del Garante dell’Infanzia in commissione Politiche sociali La commissione permanente Politiche sociali, presieduta da Maria Antonietta Grosso (Pdci), ha ascoltato in audizione il Garante dell’Infanzia della Regione Lazio, Francesco Alvaro. Dall’incontro è emersa la volontà di intensificare gli sforzi e rafforzare le iniziative a sostegno delle politiche sociali a favore dell’infanzia.

Nell’intervento introduttivo, la consigliera Maria Antonietta Grosso ha avanzato la proposta di tenere un Consiglio regionale straordinario sui diritti del fanciullo (già tenuto alla Pisana nel 2005 e 2006) in concomitanza con la celebrazione della Giornata dei diritti del fanciullo che cade il 20 novembre di ogni anno. Per Grosso, il Consiglio deve sfruttare tale occasione “per dibattere sui lavori avviati dal Garante nell’ambito di un discorso corale allargato ad altre istituzioni. Il Garante -ha sottolineato - deve essere messo in condizione di operare con uffici e risorse economiche adeguate”. A lei si è unita Luisa Laurelli (DS-PD) e insieme hanno dichiarato di ritenere superata la recente delibera di giunta regionale che prevede l’affidamento ai GIL (Gruppi integrati di lavoro) una serie di funzioni a tutela dei minori. “La delibera è superata - hanno spiegato - sia dal punto di vista dell’architettura istituzionale sia perché i GIL hanno un mandato diverso e quindi inadatto alla questione”. Poi Luisa Laurelli ha aggiunto che “i finanziamenti regionali devono andare ai servizi sociali dei comuni. Allo stesso tempo - ha spiegato - è necessario attrezzare centri che possano occuparsi dei minori sfruttati, costretti a mendicare o, peggio, abusati sessualmente”.

Secondo il Garante Francesco Alvaro “Occorre prestare la massima attenzione ai problemi dell’infanzia e dell’adolescenza, che sono questioni diverse e che richiedono approcci e soluzioni diverse. C’è confusione - ha detto - tra livello preventivo e quello organizzativo. Abbiamo bisogno di un piano d’interventi che deve riguardare più campi: dall’abuso, alla pornografia, al disagio sociale, il tutto senza accendere morbosità eccessive. L’interazione tra le istituzioni e gli enti preposti è dunque necessaria ma va pianificata”. Infine, un accenno alla questione dell’asilo di Riano in provincia di Roma, una vicenda dove, secondo il Garante, “è mancata la giusta sensibilità verso i minori. Contatterò di nuovo il sindaco - ha concluso - cercando una via di interventi comune per offrire il miglior supporto possibile per aiutare i bambini a superare quella triste vicenda”. 184/Ntr/ac/18 settembre 2007

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