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Regione Lazio incontra vertici Camera commercio italo-araba


13/12/06 - Audizione congiunta delle commissioni ‘Affari comunitari e internazionali’ presieduta da Paola Brianti (Margherita) e ‘Piccola e media impresa, commercio e artigianato’ presieduta da Umberto Ponzo (DS), con il presidente della Camera di Commercio Italo-Araba, Sergio Marini e il rappresentante di Confindustria Lazio, Giambattista De Paoli, per discutere delle possibilità di sviluppo dei rapporti commerciali con i Paesi del Mediterraneo.
Erano presenti alla riunione l’assessore Francesco De Angelis (DS), i consiglieri Luigi Celori (An), Mario Perilli (Ds), Bruno Prestagiovanni (An), Giovanni Carapella (Ds), Francesco Saponaro (Gruppo Misto), Gianfranco Bafundi (Udeur). L’assessore De Angelis, con il suo intervento ha ricordato che la Regione Lazio sta già lavorando all’istituzione della legge sull’internazionalizzazione e che “il Mediterraneo rimane una scelta strategica per evidenti ragioni economico-commerciali e per la posizione geografica dei paesi interessati. Condivido - ha detto De Angelis - sia l’idea di rafforzare la politica dei distretti industriali - che però vanno accompagnati con norme di sostegno efficaci, altrimenti le imprese rimangono sole anche se aggregate nei distretti -, sia l’incentivazione dei centri vendita di prodotti italiani. Ritengo comunque molto importante capire con quali paesi promuovere accordi commerciali e quali settori incentivare. Da parte nostra - ha sottolineato - stiamo già lavorando alla stesura di nuovi progetti che interessano l’Algeria e gli Emirati Arabi, ritengo perciò utile incrociare i dati in possesso della Camera di Commercio Italo-Araba per lavorare insieme ad una proficua programmazione”.
Paola Brianti, ha affermato: “tengo molto all’idea di un ‘Mediterraneo allargato’ e allo sviluppo dei rapporti con i paesi di quell’area. Mi adopererò al massimo affinché la Regione Lazio assuma la funzione di ponte con i paesi del Mediterraneo”. Da parte sua, Carlo Umberto Ponzo ha detto che quella con la Camera di Commercio Italo-Araba “è soltanto l’inizio di una collaborazione per fare insieme un lavoro teso allo sviluppo delle nostre imprese e per favorire esportazione e investimenti nei paesi arabi e viceversa”.
Per Francesco Saponaro invece, “è importante capire l’aspetto legislativo di quei paesi, fattore importante per i nostri imprenditori”. Con la sua relazione, il presidente della Camera di Commercio Italo-Araba, Sergio Marini, ha illustrato le attività della Camera che comprende tutti i paesi aderenti alla Lega degli stati arabi, 22 paesi che vanno dalla Mauritania al Nord Africa, allo Yemen, sino agli Emirati Arabi Uniti e i paesi del Golfo. “I Paesi dell’area mediterranea - ha spiegato - registrano una crescita economica intorno al 4% , mentre quelli del Golfo si assestano a circa il 7%, cifre considerevoli che denotano una crescita in forte espansione. Attualmente, in particolari settori quale l’alta tecnologia, l’Italia è il primo fornitore di molti paesi arabi, al pari di importanti nazioni europee come Francia e Germania. Và ricordato infatti, che il mercato dei Paesi arabi è il primo, in ordine di grandezza per l’Italia, dopo quello dell’Unione Europea, e che l’incremento del nostro export, nell’ultimo triennio, è doppio verso il mercato arabo rispetto al resto del mondo. La nostra posizione però - ha sottolineato Marini - è debole riguardo agli investimenti diretti esteri, settore trainante per il commercio internazionale, in quanto le nostre piccole e medie imprese, a causa delle limitate dimensioni, incontrano forti difficoltà in tal senso. La Camera, comunque, ha costruito una banca dati che individua le opportunità di sviluppo delle nostre imprese in relazione all’ampiezza e alla dimensione del mercato, per oltre 5000 prodotti, in relazioni alle prestazioni di 15 paesi concorrenti. Possibile soluzione per dare maggior forza alle imprese, secondo Marini, “può essere l’aggregazione nei distretti industriali che danno maggior peso alle imprese che ne fanno parte. Da non trascurare poi, la creazione di Centri vendita di prodotti italiani quali strumenti di promozione commerciale appropriati”. A questo riguardo, a conclusione del suo intervento Marini ha detto che “la Regione Lazio potrebbe farsi capofila delle Regioni centro-meridionali per sviluppare questa iniziativa che può rendere molto a costi contenuti”.
Infine, per il rappresentante di Confindustria Lazio Giambattista De Paoli, i paesi dell’area mediterranea “rappresentano un mercato in espansione, un grande cantiere in fermento al quale dedichiamo forte attenzione e interesse riguardo iniziative e progetti”.
277/Ntr/ac/12 dicembre 2006

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