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Assestamento: alla Regione il patrimonio delle Asl


29/07/08 - Tutti i beni mobili e immobili delle aziende sanitarie laziali destinati a fornire rendite patrimoniali diventeranno proprietà della Regione Lazio, per poi essere valorizzati “al fine di contribuire all’azzeramento del disavanzo sanitario regionale”, come recita l’articolo 10 della proposta di legge sull’assestamento di bilancio. Dopo una lunga discussione, l’articolo 10 è stato approvato poche ore fa a maggioranza dalla Commissione bilancio, presieduta da Carlo Umberto Ponzo (Pd), con alcuni emendamenti sia della maggioranza che dell’opposizione. L’assessore al bilancio, Luigi Nieri (Prc), ha illustrato le finalità della norma, che nasce dalla necessità di trasferire alla Regione tutti quei beni della Comunione delle Asl (Gepra) non destinati all’erogazione di servizi. La norma interviene anche per quei beni che appartengono ai comuni ma dovrebbero oggi essere di proprietà delle Asl, in base alla riforma sanitaria del 1992. L’articolo 10 dà ai comuni proprietari di tali beni 180 giorni di tempo per provvedere alla ricognizione del patrimonio destinato al trasferimento. Trascorsi inutilmente sei mesi, la Regione eserciterà i poteri sostitutivi, nominando un commissario ad acta che procederà al trasferimento dei beni.

Per il consigliere Franco Fiorito (An) si tratta di “una norma solo di immagine contabile che non servirà alle casse della regione”, mentre il consigliere Aldo Forte (Udc) ha lamentato la mancanza di un elenco puntuale dei beni gestiti dalla Gepra. “Non sono mai riuscito a vederlo – ha detto Forte – Come facciamo a valorizzare ciò che non conosciamo?”. Nieri ha dichiarato  che l’elenco di tutti i beni della comunione delle Asl verrà consegnato a tutti i consiglieri regionali.

 

La Commissione ha approvato anche l’articolo 14 della PL adottata dalla Giunta, relativo all’erogazione di contributi finalizzati allo sviluppo socio-economico dei piccoli comuni.  A spiegare la norma, che prevede uno stanziamento di due milioni e mezzo di euro l’anno per tre anni, è intervenuto l’assessore agli Affari Istituzionali,Daniele Fichera(Lista civica Pietro Marrazzo per il Pd).

Con i due approvati, sono quattro in tutto gli articoli del provvedimento approvati finora, su 26. Un articolo, il 6 è stato stralciato ieri, nell’ottica di asciugare il provvedimento. Ne restano dunque 21 e si pensa di proseguire a oltranza fino a tarda notte, per consentire alla proposta di legge di approdare domani nell’Aula del Consiglio regionale, già convocato dalla scorsa settimana, secondo quanto stabilito in sede di conferenza dei capigruppo (la relazione dell’assessore al Bilancio, Luigi Nieri, è prevista per le ore 18).

Presenti, oltre al presidente Ponzo e gli assessori Fichera e Nieri, i consiglieri Fabrizio Cirilli (Gruppo misto), Alessio D’Amato (Pd), Pietro Di Paolantonio (An), Franco Fiorito (An), Enrico Fontana (Verdi), Aldo Forte (Udc), Alfredo Pallone (FI), Massimiliano Maselli (FI), Giuseppe Parroncini (Pd), Ivano Peduzzi (Prc), Massimo Pineschi (Lista civica Pietro Marrazzo per il Pd), Claudio Moscardelli (Pd), Donato Robilotta (Sr), Giovanni Carapella (Pd).  

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