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Lazio: più tutela e uguaglianza per gli immigrati.


25/06/08 - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Guido Milana, ha approvato a maggioranza, con 37 voti a favore e 6 contrari, il Testo Unificato "Disposizioni per la promozione e la tutela dell’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati", frutto della fusione di due proposte di legge, una della Giunta e l’altra consiliare, prima firmataria Anna Evelina Pizzo (Prc).

"Da oggi siamo tutti un po’ più uguali – ha commentato il presidente Milana - Con questo provvedimento la Regione si impegna a rimuovere gli ostacoli che si oppongono all’esercizio dei diritti civili e sociali da parte dei cittadini stranieri immigrati al fine di garantire condizioni di uguaglianza rispetto ai cittadini italiani. La legge sarà strumento utile e opportuno per la democrazia della nostra Regione: favorirà la partecipazione degli immigrati alla vita pubblica mediante l’attuazione di specifici programmi di formazione del personale e l’aiuto di mediatori linguistici e interculturali che garantiranno ai cittadini stranieri l’accesso ai pubblici servizi. Si tratta – ha concluso -  di una risposta concreta, seria e reale, alle richieste degli oltre 500 mila cittadini stranieri immigrati che risiedono nella Regione Lazio e di tutta la cittadinanza democratica che, da tempo, attendeva la conclusione di un iter legislativo, complesso e articolato."

La legge mira a favorire la partecipazione alla vita civile e l’accesso ai pubblici servizi per gli immigrati che risiedono o sono domiciliati stabilmente nel Lazio.  In particolare contiene disposizioni poste a tutela del diritto allo studio e all’assistenza sociale, sanitaria ed abitativa e a sostegno della formazione professionale e universitaria e dell’inserimento nel mondo del lavoro, anche in forma imprenditoriale.

Inserita nella normativa, in forza di due emendamenti del consigliere Donato Robilotta (Sr-Pdl) approvati all’unanimità, la destinazione di fondi regionali al miglioramento delle condizioni ambientali dei centri di permanenza temporanea e al finanziamento dei centri di accoglienza. Prevista, inoltre, la concessione di incentivi ad enti locali e organismi che operano in favore degli immigrati per realizzare interventi di protezione, integrazione sociale ed assistenza, nonché azioni di “sostegno al rientro volontario nei paesi di origine”.

Tra i compiti della Regione anche quello di promuovere iniziative di monitoraggio e assistenza per le vittime di discriminazioni e di "situazioni di violenza o di grave sfruttamento" e quello di adottare il programma triennale degli interventi previsti dalla legge, con particolare riguardo alla creazione in ciascuna provincia di servizi dedicati alla protezione delle vittime di tratta e riduzione in schiavitù.

La legge prevede, infine, l’istituzione di un coordinamento permanente tra gli assessorati competenti in materia e di tre nuovi organismi: la Consulta regionale per l’immigrazione – con funzioni di rappresentanza e proposta per l’adeguamento delle politiche regionali – le Assemblee provinciali di cittadini stranieri immigrati e l’Osservatorio regionale contro il razzismo e la discriminazione, con compiti di monitoraggio e informazione nei confronti dei cittadini stranieri immigrati vittime di discriminazioni.

Per l’attuazione degli interventi previsti dalla legge, vengono stanziati per il trienno 2008-2010 poco meno di 2,5 milioni di euro.

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