menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Acqua: Per Acea Ato5 27 milioni di euro di morosità nel Frusinate


12/03/09 - Lo ha denunciato l’amministratore delegato in audizione alla Pisana sul problema del servizio idrico gestito per l’Ato5 Lazio meridionale-Frosinone

Con l’audizione dell’ing. Luca Matrecano, amministratore delegato di Acea Ato5, e dell’ing. Massimo Pilozzi, responsabile della Segreteria tecnica operativa dell’Ato5, la commissione regionale per la Tutela dei consumatori ha concluso un primo ciclo di audizioni per cercare di trovare una soluzione al problema della gestione del servizio idrico nella provincia di Frosinone.

In precedenza erano stati sentiti i cittadini, attraverso il Coordinamento provinciale acqua pubblica di Frosinone, il Garante regionale del servizio idrico integrato e la Consulta regionale degli utenti e dei consumatori (Cruc).

Partendo proprio dalle denunce e dalle osservazioni emerse nelle precedenti audizioni, la presidente della commissione, Wanda Ciaraldi (Popolari per Marrazzo-Pd), ha posto alcune domande all’Ad di Acea Ato5 in merito ai rilievi contestati dal Co.vi.ri (Comitato nazionale per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche) sulle irregolarità del gestore nella fatturazione e negli aumenti delle tariffe, nonché al riconoscimento al gestore di maggiori costi pari a 10,7 milioni di euro sostenuti nel periodo 2003-2005. Inoltre, la presidente Ciaraldi ha riportato all’ing. Matrecano le proteste dei cittadini e dei consumatori per la scarsa comunicazione agli utenti e per la mancanza di una Carta dei servizi.

L’ad di Acea Ato5, Luca Matrecano, ha cercato di rispondere ai rilievi, partendo dall’inizio della vicenda: “Dopo aver vinto la gara per la gestione del servizio idrico, ci siamo trovati di fronte a una situazione ben peggiore di quanto pensassimo. Abbiamo ereditato un piano di campionamento e di analisi delle acque che non era a norma; c’era un gap infrastrutturale enorme, con le condotte più ‘giovani’ risalenti al 1936, impianti di fognatura e di depurazione non funzionanti o assenti; scarsa collaborazione delle amministrazioni comunali sulla fornitura dei database; comuni che non avevano mai fatto le letture o, come Guarcino, dove non esistono proprio i contatori, o addirittura come Cassino e Atina che tuttora si rifiutano di cedere il servizio, come previsto dal contratto, con una perdita per noi di circa 13 mila utenze. Su un totale di 185 mila utenze abbiamo stimato una morosità di circa 27 milioni di euro dall’inizio della gestione e, in più, non fatturiamo da quattro mesi. Questo comporta notevoli difficoltà economiche, visto che comunque ogni mese dobbiamo sostenere dei costi fissi”.

“Per tutti questi motivi – ha proseguito Matrecano – abbiamo dovuto modificare il piano di investimenti, pagando anche penali per circa 11 milioni di euro per il ritardo. Ma oggi abbiamo recuperato: nel 2007 abbiamo effettuato 9,5 milioni di euro di investimenti, a fronte degli 8 richiesti, mentre nel 2008 ne abbiamo spesi 10,3 rispetto agli 8 richiesti. Le tariffe non le decidiamo noi: per legge i costi devono essere interamente coperti dalle tariffe e noi abbiamo solo applicato quelle dovute in base ai dati di partenza”.

Sulla questione della scarsa comunicazione agli utenti, Matrecano ha smentito le accuse dei consumatori, affermando che “non solo esiste una carta dei servizi dalla data di stipula del contratto, peraltro fatta ristampare in 60 mila copie, ma nell’ultimo anno e mezzo abbiamo ripetutamente incontrato le associazioni dei consumatori per la stesura di una nuova carta che tenga conto delle novità normative intervenute nel frattempo. Abbiamo un numero verde attivo dall’aprile 2007 a disposizione dei cittadini per reclami o segnalazioni; abbiamo sportelli aperti nei maggiori comuni, recentemente abbiamo aggiornato il nostro sito, rendendolo il più moderno di tutto il gruppo Acea dal punto di vista dei contenuti e dei servizi”, ha concluso Luca Matrecano.

In chiusura di audizione, la presidente Ciaraldi ha rivolto un’ultima domanda all’ad di Acea Ato5 con riferimento alle condutture in eternit che “ancora esistono sul territorio frusinate e che potrebbero essere dannose in caso di usura o, peggio, di rottura. Che cosa state facendo per tutelare la salute dei cittadini?”, ha chiesto Wanda Ciaraldi.

“Esiste un piano di investimento per la totale sostituzione delle condutture in eternit in sei anni. E’ previsto dal contratto e abbiamo già iniziato gli interventi” , ha dichiarato Matrecano.

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù