menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Lazio: cosi' la legge per l'emersione del lavoro nero


01/08/07 - La votazione entro stasera. La relazione di Alessandra Tibaldi “Situazioni di lavoro drammaticamente irregolari si sono determinate soprattutto in due settori di attività: l’edilizia e l’agricoltura”. La denuncia è dell’assessore al Lavoro della Regione Lazio Alessandra Tibaldi, che oggi ha tenuto in Aula la relazione sulla proposta di legge “Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare”, nel corso della seduta dedicata a questo tema e presieduta da Guido Milana. E proprio riferendosi a edilizia e agricoltura, Tibaldi ha ricordato che sono settori “nei quali il lavoro nero rappresenta una piaga vera e propria che costituisce, di fatto, un grande danno di carattere sociale per i lavoratori e le lavoratrici coinvolti, un grande danno morale di civiltà”. Citando dati forniti del Ministero del Lavoro, Tibaldi ha riferito che sono “13.113 le assunzioni nel settore edile di nuovi soggetti non conosciuti dall’INAIL dall’1 agosto 2006 al 31 marzo 2007. Di questi – ha specificato – 4.590 sono italiani, 8523 stranieri. Complessivamente, 6.300 di età inferiore ai trent’anni e 6.700 di età superiore”. Toccando poi il tema della criminalità organizzata coinvolta nella gestione del lavoro nero, l’assessore ha detto che “già la finanziaria metteva a disposizione degli strumenti affinché l’emersione fosse in qualche modo aiutata” ma che la situazione in molte aree è devastante specialmente “laddove questo fenomeno impatta direttamente con la criminalità organizzata”, che comporta un mancato versamento agli enti assicurativi di “di 40 miliardi di euro l’anno. Un danno erariale, morale, civile e sociale”. Riferendosi alle risorse finanziare che sostengono la legge, Tibaldi ha sottolineato che “al milione di euro di risorse regionali, l’Aula ha aggiunto un’anticipazione di 60 milioni di euro del fondo sociale per i prossimi tre anni”. Riguardo il codice che regola gli appalti, invece, l’assessore ha detto che è stata fatta molta attenzione “ad entrare nel merito del contratto, non dei criteri con i quali si selezionano le imprese, quindi con una attenzione volta alla tutela delle condizioni di lavoro”, e che la corresponsabilizzazione tra appaltatore e subappaltatore, pur se già stata definita dalla stessa finanziaria, la regione “non spossa sottrarre a tutto questo, quando è stazione appaltante”. Altro tema toccato dall’assessore è stato quello dell’attività ispettiva, riguardo al quale è stato predisposto “un modello unico di accertamento” e questo “per evitare non solo che all0interno di una impresa si proceda a molti controlli e in un’altra non vi siano mai, ma soprattutto – ha concluso – per intervenire e registrare, laddove ci siano irregolarità, per esempio di carattere contrattuale”. DISPOSITIVI E OBIETTIVI DELLA LEGGE La legge è stata predisposta attraverso un condiviso percorso conle parti sociali e con gli organismi pubblici preposti alla tutela del Lavoro. La legge si muove su tre direttrici fondamentali: a) Forme premiali nei confronti delle imprese che operino in maniera qualificata sotto il profilo della responsabilità sociale, anche attraverso la previsione di un apposito albo. b) Un regime particolarmente severo nel prevedere norme di contrasto al lavoro nero con particolare riferimento alla regolamentazione dei rapporti contrattuali con le ditte appaltatrici e subappaltatrici della regione ed enti ad essa collegati. c) Una politica di incentivi volta a favorire l’emersione del lavoro non regolare, accompagnando l’imprenditore nella realizzazione del relativo progetto. La legge contiene una delega alla Giunta regionale per definire i criteri per la valutazione della responsabilità sociale delle imprese operanti nel territorio regionale, stabilendo alcuni criteri guida, tra i quali quelli del rispetto delle norme di sicurezza e dei contratti collettivi e degli indici di congruità. Inoltre, è previsto che la Regione e gli enti da essa dipendenti debbano inserire nei contratti di appalto obblighi specifici per gli appaltatori, quanto al rispetto delle norme di sicurezza, dei contratti di collettivi,degli indici di congruità, e una speciale clausola di salvaguardia occupazionale in caso di subentro di un nuovo appaltatore nel medesimo appalto. Inoltre, sono previste agevolazioni per l’accesso al credito, l’assistenza di un tutore e l’attività di consulenza, ed un contributo fino a 10.000 euro per ogni lavoratore fatto emergere. Condizione per l’ammissione ai benefici è che il lavoratore venga regolarizzato con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, salva l’ipotesi eccezionale di lavoratori stagionali. Il Consiglio Regionale approverà questa legge tra poco, dopo aver esaminato gli articoli e gli emendamenti. Domani alle 11 relazione dell’assessore Luigi Nieri sull’assestamento di bilancio. Quindi discussione e approvazione entro sabato 4 agosto. 171/Ntr/ac/

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù