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Rifiuti, possibilità di recupero per Consorzio Gaia


05/06/08 - Seconda tappa, dopo quella della scorsa settimana, dell’audizione in Commissione Ambiente, presieduta da Claudio Bucci (Idv), sulla sorte del Consorzio Gaia, che raccoglie molti Comuni del Lazio per i quali gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il vicepresidente della Giunta, Esterino Montino, ha confermato che la discussione sulle vicende del Consorzio (in grave crisi dopo la fuoriuscita di  30  dei 48 Comuni presenti fino a qualche tempo fa) è strettamente intrecciata alla gestione complessiva dei rifiuti: “Dall’aggiornamento del Piano regionale, del quale si discuterà nel Consiglio regionale straordinario convocato per il 24 giugno prossimo, discende a cascata la questione di Gaia” ha dichiarato Montino aggiungendo che “il dibattito in Consiglio condizionerà il futuro e inevitabilmente la soluzione per il Consorzio”.  All’audizione hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Guido Milana, e i consiglieri Giuseppe Celli (Sdi), Romolo Del Balzo (Fi), Luigi Canali (Pd), Mario Di Carlo (Pd), Franco Fiorito (An) e Donato Robilotta (Sr-Pdl) che aveva chiesto l’audizione.

Andrea Lolli, commissario straordinario nominato in base alle procedure previste dalla legge Marzano, si è insediato lo scorso 2 agosto e da allora ha dato attuazione al suo mandato, in primis quello di gestire in pareggio la società. Lolli ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sulle possibilità del Consorzio, che ha 200 milioni di debiti,  di risalire la china. Fallita la trattativa con un possibile “assuntore” che rilevasse il Consorzio (si trattava dell’Acea), i tempi per i passi successivi sono rigidi. “Stiamo completando il bando per cercare altri candidati assuntori. Entro settembre terremo la gara per individuare un assuntore o per procedere alla cessione”.

Una delle prime operazioni è stata considerare in modo diverso la situazione delle sette società che gestiscono il ciclo dei rifiuti, dall’attività, pure presente nel Consorzio, legata alle Terme di Fiuggi. “Il mio obiettivo è trovare una soluzione industriale per valorizzare l’attivo della società che ha un valore significativo, per poi procedere alla cessione o alla ristrutturazione” ha detto Lolli. Per questo è stata svolta una valutazione sulla condizione e il valore degli impianti che, è stato precisato, sono stati messi a regime e lavorano superando di poco la media degli altri impianti esistenti in Italia. “I termovalorizzatori di Gaia funzionano – ha sottolineato Lolli – Siamo all’80% della potenza nominale per quanto riguarda lo smaltimento di rifiuti e al 100% per cento della produzione di energia elettrica”. Altro capitolo, la sorte della discarica  di Colleferro, di cui è prossimo un maggiore sfruttamento. “Questo impianto ha forte opportunità di completamento: al centro dell’area attuale c’è un elettrodotto che appena spostato permetterà di ampliarne la capienza  di circa 1,5-2 milioni di metri cubi”.

 Un altro fronte su cui il nuovo management è impegnato è  quello di rinnovare i contratti di servizio coi Comuni, portando le tariffe a livelli di mercato. “Per il combustibile da rifiuti siamo passati da 48 euro a tonnellata del recente passato, agli 80 del 2008, per arrivare ai 90 euro a tonnellata per il 2009”. Nei confronti dei Comuni, inoltre, è stata fatta un’azione per ottenere tariffe migliori relativamente ai servizi di raccolta rifiuti e spazzamento offrendo al tempo stesso un servizio completamente rinnovato. “Le tariffe applicate dal Consorzio erano considerevolmente inferiori ai costi e alla media regionale e in più molti Comuni non pagavano” ha spiegato il commissario straordinario. Sul fronte degli enti locali, il commissario ha illustrato gli sforzi del Consorzio per frenare l’emorragia che ha ridotto a 18 il numero dei Comuni presenti, con 10 ancora incerti se restare o abbandonare Gaia.  

Ultimo, ma non meno importante aspetto della questione, il personale del Consorzio che, per quanto riguarda le Terme di Fiuggi versa in gravi difficoltà; oltretutto il passivo della società è tale che per questa è molto difficile ipotizzare una vendita. Per i dipendenti della società termale, che sono stati licenziati e riassunti con contratti stagionali, la situazione è drammatica: non ricevono stipendio da mesi e non è stata ancora sbloccata la procedura per pagare l’assegno di mobilità nei periodi in cui non lavorano. L’assessore Alessandra Tibaldi ha spiegato che l’assessorato si sta adoperando affinché si concluda l’iter presso la Direzione regionale del Lavoro e l’Inps possa pagare gli assegni. Dal canto suo Lolli ha chiesto aiuto per pagare gli stipendi durante la stagione termale: “Abbiamo crediti con le vecchie Usl pari  a 1,5 milioni di euro, e solo se la Regione  anticipa queste risorse possiamo pagare gli stipendi”. Infine i dipendenti del Consorzio che prestano servizio nei Comuni usciti da Gaia: gli enti locali devono riprenderli, ma non a tutti è stata offerta questa possibilità. Il Consorzio, ha assicurato il commissario Lolli, sta dimostrando flessibilità nel riprenderli anche perché nuove prospettive occupazionali si aprono grazie ai nuovi servizi di raccolta differenziata.  

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