menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Lazio - Laurelli (DS): "Criminalità, male che può essere vinto"


27/10/05 - Oggi in commissione audizione dei Sindaci di Anzio e Nettuno “Nessuno è escluso da responsabilità, tutti dobbiamo farci carico del problema legato all’infiltrazione e al radicamento di realtà criminali nel territorio regionale. Ribadisco a nome della Regione Lazio la richiesta al Ministro dell’Interno Pisanu di rendere note le decisioni del Governo sulla commissione d’accesso circa le presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Nettuno: il ministro decida se sciogliere o meno il consiglio comunale”.

Così Luisa Laurelli (Ds), presidente della Commissione speciale regionale Lotta alla Criminalità al termine dell’audizione dei sindaci di Anzio e Nettuno Candido De Angelis e Vittorio Marzoli, per discutere gli interventi per la sicurezza e lotta alla criminalità nei territori di loro competenza.

Presenti all’audizione l’assessore agli Affari Istituzionali Regino Brachetti (Udeur) e i consiglieri Mario Perilli (Ds), Giuseppe Mariani (Verdi), Donato Robilotta (Nuovo Psi), Fabio Rampelli (An), Fabio Desideri (Lista Storace), Fabrizio Cirilli (An), Fabio Armeni (Fi), Antonietta Brancati (Gruppo Misto).

“Abbiamo affrontato un tema così delicato e scottante – ha spiegato Laurelli - compiendo un’azione cognitiva a 360 gradi, ascoltando quanto ci è stato riferito dal procuratore De Ficchy, dai sindaci e dalle associazioni impegnate sul territorio. Il nostro lavoro è stato proficuo ma non lo ritengo esaurito. Devo dare atto – ha proseguito – della grande attenzione e dell’impegno profuso sia dai commissari sia dai consiglieri che hanno dato il loro contributo ai lavori della commissione. Ritengo la mole di informazioni ricevute nel corso delle audizioni che si sono succedute in commissione molto importanti ai fini di possibili iniziative di carattere politico-istituzionale che la Regione è in grado di intraprendere per combattere la criminalità. Sono convinta – ha concluso la presidente – che i passaggi effettuati nella sede istituzionale della commissione rappresenteranno un punto fisso di riferimento per affrontare un male che può essere combattuto e vinto”.

Il sindaco di Nettuno Vittorio Marzoli, nel corso del suo intervento ha auspicato che “la Regione Lazio scenda in campo per difendere e sostenere i sindaci. Il nostro territorio – ha spiegato – dagli anni ‘70 in poi è inquinato dalla presenza di soggetti sottoposti a soggiorno obbligato e questo ha fatto sì che insediassero presenze legate in qualche modo a queste persone. Più volte abbiamo esternato le nostre preoccupazioni per le situazioni a rischio sul territorio rafforzando anche, nel limite delle nostre competenze, l’attività di prevenzione. Ad ogni modo, - ha sottolineato il sindaco – il danno riportato, a seguito di alcune notizie di stampa, dalle città di Anzio e Nettuno è notevole, specialmente per ciò che riguarda il turismo. Nonostante questo – ha concluso – la percezione sul territorio è di non-sfiducia verso la pubblica amministrazione da parte dei cittadini”.

Da parte sua, il sindaco di Anzio Candido De Angelis ha evidenziato che “soggiorni obbligati a parte, l’immigrazione dal sud è stata complessivamente positiva. Va ricordato però, che tra gli anni ‘70/80 Anzio, una città portuale che è situata ad un’ora da Roma e due da Napoli e quindi soggetta a influenze criminali, era citata come uno dei crocevia del traffico di droga; oggi Anzio è tranquilla, non ci sono estorsioni o particolari aspetti criminali. Da tre comitati per l’ordine e la sicurezza costituiti sul territorio – ha ribadito De Angelis – è emerso che la situazione è sotto controllo se si esclude il problema noto di una cosca legata alla ‘ndrangheta, la criminalità rimane estranea alla vita della città. Problemi sono sorti anche da fattori esterni come l’acquisto di case per l’emergenza abitativa effettuato dal Comune di Roma ad un prezzo doppio rispetto a quello di mercato, che ha generato interessi e reazioni quali la psicosi da occupazione e gli episodi conseguenti a questo”.

Per l’assessore Regino Brachetti (Udeur), “non ci sono contrapposizioni politiche. Il procuratore De Ficchy nella precedente audizione ha detto cose molto chiare sull’insediamento della criminalità in quel territorio: c’è un problema da risolvere ed è su questo che dobbiamo concentrarci”. Successivamente, l’assessore ha elencato gli interventi effettuati dalla Regione Lazio a favore dei progetti per la sicurezza nei comuni di Anzio e Nettuno. Secondo Giuseppe Mariani (Verdi), “occorre intensificare il controllo amministrativo riportando al centro dell’attenzione fatti concreti continuando il confronto con i cittadini”, mentre per Donato Robilotta (Nuovo Psi) “le istituzioni locali che operano sul territorio vanno aiutate a svolgere sino in fondo le loro funzioni garantendo loro tutto il nostro appoggio”. Fabio Desideri (Lista Storace), ha ribadito che “la Regione deve essere organo di ausilio dei sindaci” e sulla questione degli immobili acquistati dal Comune di Roma accennata dal sindaco di Anzio, ha detto che “è necessario approfondire, magari anche con una audizione del sindaco di Roma”. Dal canto suo, Fabrizio Cirilli (An), forse è il caso di ascoltare in audizione anche “i comitati per l’ordine e la sicurezza della cinque province e la DNA, in modo di avere un quadro più chiaro della situazione, e creare corsie preferenziali in Regione per aiutare i sindaci e le forze dell’ordine”. Antonietta Brancati (Gruppo Misto), ha ribadito che “la Regione è al fianco dei cittadini” e ha chiesto ai due sindaci di conoscere “le azioni fatte dalle loro amministrazioni a sostegno della legalità. Comunque, è necessario uno sforzo congiunto da parte di tutti”. Per Fabio Rampelli (An), “le questioni sollevate meritano approfondimento ed è utile che la Regione Lazio faccia sentire la sua vicinanza ai comuni minacciati da fenomeni criminali e che ogni giorno sono impegnati a difendere gli interessi dei cittadini. Ai comuni - ha insistito – va garantito di poter proseguire il pieno esercizio delle loro funzioni”. Mario Perilli (Ds), ha detto che “la salvaguardia della legalità riguarda tutto il territorio e non ha colore politico. Tra le cose che la Regione Lazio deve fare cìè sicuramente quello di essere vicina ai sindaci difendendo il territorio e le listituzioni”. Per Fabio Armeni (Fi), “i sindaci di Anzio e Nettuno hanno avuto coraggio nel denunciare e affrontare il problema: chi è stato eletto dai cittadini va supportato e n on va lasciato solo”.

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù