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Lazio, istituita consulta regionale per la salute mentale


14/06/06 - Modificata anche legge su attività trasfusionali e approvata mozione su amnistia.
Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la modifica alla legge regionale n.48 del 13 settembre 1995 concernente le attività trasfusionali ed ha istituito, con votazione a maggioranza, ai sensi dell’art. 75 dello Statuto, la Consulta regionale per la salute mentale quale organismo permanente di consultazione in relazione alle politiche regionali in materia di salute mentale. Riguardo il primo provvedimento, è stato inserito - quale membro permanente tra i componenti la commissione tecnico-consultiva per le attività trasfusionali -, un rappresentante della Società Italiana di Emaferesi (SidE) Regionale, che sarà indicato dalla società stessa. Per quanto riguarda la Consulta per la salute mentale, che sarà costituita con decreto del Presidente della Regione, è stato stabilito che sarà composta da rappresentanti delle associazioni senza fine di lucro, che operano sul territorio per fornire alle persone con sofferenza mentale strumenti di auto-tutela e promozione, degli organismi di volontariato e per la tutela dei diritti, delle società scientifiche che operano in materia di salute mentale, più rappresentativi a livello regionale.
In precedenza, l’Assemblea ha eletto Anna Evelina Pizzo (Prc) e Francesco Saponaro (Lista Storace), - il primo titolare, il secondo supplente - quali propri rappresentanti per assistere alle operazioni che si svolgeranno il prossimo 27 Giugno presso l’Ufficio centrale per il Referendum della Corte di Cassazione.
APPROVATA MOZIONE PER L’AMNISTIA
I lavori dell’Aula sono proseguiti poi con l’approvazione, a larghissima maggioranza, unico voto contrario quello di Antonio Cicchetti (AN),della mozione di cui è primo firmatario Donato Robilotta (Socialista Riformista), che impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale a farsi promotore presso il Governo ed il Parlamento affinché si approvi al più presto un provvedimento di amnistia a favore dei detenuti. Sono intervenuti Rodolfo Gigli (UDC), Luisa Laurelli (Ds), Giuseppe Mariani (Ambiente e Lavoro), Wanda Ciaraldi (Udeur), Antonio Cicchetti (AN). Con la mozione, il Consiglio Regionale “impegna il Presidente della Regione e la Giunta Regionale a farsi promotore di una decisa inziativa politica verso il Governo nazionale ed il Parlamento perché si approvi al più presto un provvedimento di clemenza come primo atto della nuova legislatura, peraltro in coincidenza con l’elezione del nuovo Presidenza della Repubblica”. Nel motivare il significato della mozione, Robilotta ha spiegato che “la situazione carceraria è critica in tutta Italia: ci sono 60 mila detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 40 mila posti. Occorre anche rilevare –ha aggiunto- che un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio, altri sono extracomunitari e tossicodipendenti. Nel Lazio ci sono 1.300 detenuti in più. Stiamo facendo un giro nelle carceri del Lazio che versano tutte in condizioni difficili. La mozione è rivolta al nuovo Parlamento, perché un provvedimento di amnistia è meglio vararlo all’avvio della legislatura e non alla fine”. Robilotta ha ricordato che l’amnistia riguarda i reati meno gravi e sono esclusi dall’amnistia coloro che hanno compiuto atti gravi contro la persona, delitti e fatti di mafia. Sulla stessa linea Luisa Laurelli, Presidente della commissione Sicurezza, per la quale “la commissione non solo sta visitando le carceri del Lazio ma quanto prima produrrà proposte operative e praticabili, sulle quali il Consiglio sarà chiamato a pronunciarsi”. Cicchetti ha invece motivato il voto contrario affermando: “Preferisco vedere le cose dalla parte delle vittime e non dei carnefici”.
Durante il dibattito in Aula, il capogruppo dei Ds, Giuseppe Parroncini, ha sollevato il problema dell’incompatibilità dei consiglieri regionali eletti in Parlamento, chiedendo al Presidente del Consiglio Massimo Pineschi di affrontare quanto prima la questione. Una risoluzione in tal senso sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio come anche le mozioni che riguardano la ricerca sulle cellule staminali e embrionali.
132/Ntr/ac/14giugno2006

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