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Commissione Sanità: audizione sull'ospedale di Subiaco. Impegno unanime a sbloccare la legge sullo status di ospedale montano


04/03/08 - La commissione Sanità, presieduta da Luigi Canali (Pd), stamane ha incontrato in audizione il sindaco di Subiaco, Pierluigi Angelucci, per affrontare le problematiche legate all'ospedale "Angelucci".
Al centro del dibattito: le attuali carenze del nosocomio e l'iter della proposta di legge licenziata nel 2006 dalla Commissione sull'attribuzione dello status di "ospedale montano", mai discussa in Consiglio regionale.
"Riqualificare e rilanciare i servizi del nostro ospedale - ha spiegato il primo cittadino di Subiaco - significa anche dare certezze ai nostri figli, evitando l'emorragia di popolazione residente che si sta purtroppo verificando in tutta la Valle dell'Aniene. Siamo inoltre molto preoccupati per il fatto che da due anni una proposta di legge per noi vitale giaccia senza essere nemmeno discussa in aula".
Presenti all'audizione, oltre ai componenti della Commissione: il presidente del Consiglio regionale Guido Milana, il capogruppo del Partito Democratico Giuseppe Parroncini, il capogruppo di Forza Italia Alfredo Pallone e l'assessore alla Sanità Augusto Battaglia.
È stato il presidente Milana, tra i primi firmatari di una delle proposte di legge sull'ospedale montano a Subiaco, a illustrare il perché del rallentamento nell'approvazione definitiva dell'atto: "Il testo iniziale fu stravolto in Commissione, con conseguente lievitazione dei costi preventivati e successivo parere non favorevole da parte della commissione Bilancio, considerati anche i vincoli del piano di rientro. Tuttavia, l'aula è sovrana, la proposta di legge è in calendario e con l'impegno di tutte le parti politiche ci sono sicuramente ampie possibilità di affrontare e risolvere la questione nel più breve tempo possibile".
Un impegno che si è prontamente sentito di garantire il presidente Canali: "Basti vedere con quanta celerità abbiamo convocato questa audizione e quanta partecipazione ha avuto la seduta. Siamo a conoscenza dei problemi sul fronte sanitario della Valle dell'Aniene, ma siamo anche coscienti che qualsiasi intervento debba essere compatibile con le attuali politiche di rientro dal deficit. Quanto alla proposta di legge sul riconoscimento dello status di ospedale montano per l'Angelucci, la migliore strada da percorrere è quella di rimandare il testo in commissione Sanità, emendarlo dove opportuno, e inviarlo celermente in aula per l'approvazione definitiva".
La proposta è stata accolta dal presidente Milana: nella prossima conferenza dei capigruppo sarà infatti concertato l'iter più veloce per la proposta di legge sull'Angelucci.
Critica l'opposizione, con Tommaso Luzzi (An) e Massimiliano Maselli (Udc) che invece hanno sostenuto la tesi di un immediato inserimento della proposta di legge all'ordine del giorno dei lavori consiliari, demandando all'aula gli eventuali emendamenti. Anche l'intervento di Simone Gargano (Italia di mezzo) è andato in questo senso.
L'audizione si è chiusa con l'intervento dell'assessore Augusto Battaglia, che ha inteso rassicurare i cittadini della Valle dell'Aniene sull'immediato futuro dell'ospedale di Subiaco. "Nessun ridimensionamento, nessuna chiusura in vista, anzi: la pronta sostituzione della Tac, la realizzazione di un eliporto collegato al pronto soccorso, la sperimentazione di servizi di telemedicina e il rafforzamento dell'organico nei periodi di maggiore afflusso turistico", ha dichiarato.
Battaglia ha infine riepilogato i punti del protocollo d'intesa siglato nel giugno scorso con l'Asl Roma G per il mantenimento delle specialità di base e il potenziamento delle attività distrettuali dell'Angelucci, con l'espresso invito al consiglio regionale ad approvare la legge sull'ospedale montano.

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