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Lazio: Marrazzo presente audizione su centrale Montalto di Castro


04/10/05 - “In primo luogo dobbiamo tenere conto della sensibilità del territorio: tutto è vanificato se le scelte vengono prese contro la volontà dei cittadini. La concertazione, quindi, è la via da seguire”.

Così si è pronunciato il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, intervenendo all’audizione in commissione Ambiente presieduta da Giuseppe Celli (Sdi), con il Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, il sindaco di Montalto di Castro, Salvatore Carai, ed una delegazione dell’Enel guidata dall’ing. Sandro Fontecedro, riguardante la riconversione a carbone della Centrale termica di Montalto di Castro.

Erano presenti l’assessore all’Ambiente Angelo Bonelli (Verdi), i consiglieri Mario Di Carlo (Margherita), Umberto Ponzo (ds), Ivano Peduzzi (Prc), Fabrizio Cirilli (An) e Marco Verzaschi (Udeur).

“Il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente sono irrinunciabili – ha spiegato Marrazzo - per questo riteniamo la scelta del carbone sbagliata e contraria anche ai principi di Kyoto sottoscritti dal governo nazionale. Da parte nostra – ha aggiunto il Presidente – intendiamo aprire un tavolo di concertazione a metà ottobre ed accelerare il progetto di un Piano energetico regionale legato anche al problema dei rifiuti. Al tempo stesso – ha concluso – incrementeremo l’attività di monitoraggio e rilevamento attraverso centraline autonome della Regione permanenti sul territorio”.

Per il Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, da quando si affrontato il problema della riconversione a carbone della centrale di Montalto, le prese di posizione sono state sempre contrarie “comprendiamo la necessità da parte dell’Enel di ridurre i costi – ha detto Mazzoli – ma la ricaduta su turismo e agricoltura sarebbe assolutamente negativa”. Il sindaco di Montalto di Castro, Salvatore Carai, ha detto che “difficilmente passerà un progetto senza accordo con i cittadini. Noi - ha insistito il sindaco - pretendiamo che la centrale funzioni a gas metano così come fu deciso con la convenzione stipulata a suo tempo da Enel e Comune”.

L’Enel, per bocca del suo capo divisione Ing. Sandro Fontecedro, ha ricordato che la centrale di Montalto “è la più grande d’Italia, attualmente visitata da 90.000 persone l’anno e con parametri di ricadute al suolo praticamente inesistenti. E’ da prendere ad esempio per il rispetto del territorio – ha spiegato – e al tempo stesso garantisce occupazione ed attività culturali di vario tipo. Il problema è il costo del greggio che l’attuale mercato petrolifero ha reso proibitivo. Il carbone risolve il problema senza inquinare l’ambiente, forse – ha concluso – occorre conoscere bene ciò di cui si parla. Sicurezza ed economicità possono coesistere”.

Il Presidente della commissione Giuseppe Celli, ha condiviso l’intervento di Marrazzo e ha fatto proprie le preoccupazioni esposte dai rappresentanti delle amministrazioni locali.

“Il nostro no al carbone è chiaro. Produrre energia secondo regole di mercato – ha osservato – è necessario, ma lo è ancor di più tenendo conto delle esigenze del territorio e dei cittadini. Il dialogo che andremo ad aprire al tavolo di concertazione deve essere il punto d’incontro di posizioni diverse. Gli arroccamenti sarebbero incomprensibili e, soprattutto, – ha sottolineato Celli – vanificherebbero il progetto di decisioni condivise per coniugare interessi e finalità diverse”. Il capogruppo della Margherita Mario Di Carlo ha osservato che “la riconversione a carbone non credo riguardi essenzialmente i costi, forse è sull’approvvigionamento della materia prima che dovremmo sapere di più: l’Enel vuole provvedere anche a quello? E poi, è possibile garantire che l’attuale assetto architettonico resti immutato?”.

Per Ivano Peduzzi (Prc), “il Piano energetico regionale sarà uno strumento importante ed essenziale. Riguardo la riconversione – ha sottolineato – i rischi sono due: quello di assecondare il libero mercato aprendo un contrasto tra democrazia ed economia. Qui – ha poi concluso Peduzzi – parliamo di diritti costituzionali come energia, acqua, ambiente e salute che vanno garantiti prima ancora di parlare di qualsiasi progetto”.

Al termine dell’audizione, il Presidente della Commissione Celli, ha dato appuntamento ai partecipanti per metà ottobre, per partecipare al tavolo di concertazione voluto dal Presidente Marrazzo.

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