menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Lazio, Consiglio approva legge su produttori agricoli e filiere


15/12/08 - Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge sulle organizzazioni dei produttori agricoli, gli accordi di filiera e le filiere corte. Si tratta di un provvedimento complesso che offre incentivi per permettere la nascita di associazioni di produttori agricoli attraverso le quali questi ultimi possano essere presenti con più forza contrattuale sul mercato; regola gli accordi di filiera con l’obiettivo di sostenere il reddito delle aziende che avranno la possibilità di ottenere un prezzo più equo per i loro prodotti, e mette in campo  politiche per l’accorciamento delle filiere e per la promozione di gruppi di offerta. Nella legge approvata è stato reinserito, con un emendamento dell’assessore, un articolo sui gruppi di acquisto e sui gruppi di acquisto solidale la cui regolamentazione era stata stralciata in commissione. Presentata  dall’assessore all’agricoltura Daniela Valentini durante la scorsa seduta del Consiglio regionale, nella quale era stata parzialmente approvata la proposta, la legge è la prima di un pacchetto di tre norme all’ordine del giorno dell’aula, che comprende anche una proposta dell’opposizione sui mercati dei contadini e la legge contenente diverse disposizioni urgenti per l’agricoltura.

“Questa è una proposta di legge importante, molto innovativa e complessa che completa la strategia seguita dall’assessorato negli ultimi tre anni e mezzo – ha dichiarato l’assessore Valentini  – Il nostro obiettivo è avviare un percorso che da una parte dia nuove leggi al settore agricolo e dall’altro fornisca uno strumento di innovazione attraverso i Piani di sviluppo rurale”. Per la prima volta, ha sottolineato ancora l’assessore, la Regione promuoverà e si farà garante di accordi di filiera che serviranno ad assicurare a tutti,  contadini, trasformatori e distributori, la formazione di un prezzo il più possibile stabile, annuale e soprattutto equo nel remunerare tutti i protagonisti della produzione, stabilendo disciplinari di produzione molto precisi. L’obiettivo è modificare il meccanismo che costringe gli agricoltori ad accettare prezzi di vendita molto bassi, e impone ai consumatori prezzi di acquisto niente affatto economici.

Per permettere ai coltivatori di essere attori più forti sul mercato, difendendo i loro interessi in modo più efficace, la legge promuove le organizzazioni dei produttori, offrendo contributi per consentirne la nascita.  Mario Perilli (Pd) presidente della commissione Agricoltura del Consiglio, e relatore della legge nel dibattito ha sottolineato come sia necessario contrastare la parcellizzazione delle aziende agricole del Lazio, per lo più di piccole o piccolissime dimensioni. L’aggregazione è un risultato che sta a cuore alle aziende visto che sono già state presentate attraverso il Piano di sviluppo rurale 46 richieste di accordi di filiera.  La legge prevede determinati requisiti per il riconoscimento delle  organizzazioni  che devono essere composte solo da produttori agricoli, avere sede legale nel Lazio, essere composte da un minimo di soci e avere una certa produzione lorda vendibile. Sono previsti inoltre incentivi speciali per le organizzazioni di aziende situate in zone svantaggiate e per quelle che praticano agricoltura biologica.

La legge si occupa anche dell’accorciamento della filiera, offrendo contributi per le aziende che intendono fare vendita diretta,  promuovendo la nascita dei gruppi di acquisto e dei gruppi di acquisto solidale, e finanziando un portale regionale nel quale saranno pubblicate le gamme dei prodotti messi sul mercato dai gruppi di offerta, ovvero i produttori associati, e i relativi prezzi. 

Nel corso del dibattito, critici alcuni interventi dell’opposizione: il consigliere Erder Mazzocchi (An) ha giudicato insoddisfacente la replica dell’assessore alle sue richieste di chiarimento su come sarà spesa la cifra messa in bilancio per questa legge (1 milione e mezzo di euro), mettendo poi in guardia dall’eccessivo numero di regolamenti attuativi e integrativi previsti nel testo che saranno approvati dall’assessore e che possono stravolgere la legge stessa.  Il capogruppo di Alleanza nazionale, Antonio Cicchetti ha sottolineato come spesso i produttori italiani siano lasciati in balia di una concorrenza estera feroce dei cui prodotti non si controlla la qualità, mentre gli italiani devono subire moltissimi controlli.

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù