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Lazio: Consiglio Regionale approva legge per promuovere ricerca e innovazione


16/07/08 - Milana: "Cooperazione tra mondo ricerca e mondo delle imprese avverrà attraverso la creazione di una vera e propria rete regionale"

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza la nuova legge per la "Promozione della Ricerca e sviluppo, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico nella Regione Lazio".
Si tratta di un provvedimento che mira a creare un sistema regionale della ricerca e dell'innovazione, creando un collegamento tra ricercatori ed aziende, pubblica amministrazione, attività sociali e mondo del credito.
Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana, ha espresso grande soddisfazione per l'approvazione della legge. "Con questa legge - ha dichiarato Milana - il Lazio guarda al futuro e crea le condizioni per garantire competitività al sistema produttivo. Oggi si apre una fase delle politiche della ricerca e dell'innovazione che ci permetterà di riorganizzare e rafforzare le strutture già operanti nel nostro territorio, da sempre teatro di sperimentazione della ricerca, per sfruttare al meglio queste importanti risorse e per incrementare il trasferimento tecnologico e dell'innovazione sul territorio regionale. Un obiettivo che la legge concorre a realizzare - ha aggiunto Milana - sostenendo gli investimenti in ricerca ed innovazione e, soprattutto, mettendo a sistema gli istituti di ricerca pubblici e privati, l'università e il mondo dell'alta formazione, la grande e la piccola e media impresa. Finalmente - ha concluso il Presidente del Consiglio - le politiche non saranno più limitate alla definizione di quote nei capitoli di bilancio per interventi particolari ma si svilupperanno attraverso programmi triennali definiti dalla Giunta, secondo gli indirizzi contenuti nel Dpfer e nella programmazione nazionale ed europea".
Tra le norme approvate, la promozione attraverso la Filas della "rete regionale della ricerca e dell'innovazione", gli interventi per favorire la ricerca ed il trasferimento dei risultati al mondo produttivo laziale, il rafforzamento delle esperienze in materia di distretti tecnologici e poli di eccellenza competitiva nonché la programmazione strategica in materia, attraverso un programma triennale approvato dal Consiglio regionale. Prevista l'istituzione del "Bilancio regionale della ricerca e innovazione", destinato ad illustrare in un documento riassuntivo le risorse complessive, pubbliche e private, del Lazio in materia.
L'assessore regionale allo Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, Claudio Mancini, ha dichiarato che si tratta di "una legge molto significativa per la nostra Regione, a lungo discussa in commissione con il grande contributo dei consiglieri, anche attraverso gli emendamenti presentati oggi. La nostra Regione ospita nel proprio territorio le università e gran parte dei centri di ricerca nazionali, che danno al sistema della ricerca del Lazio una dimensione e una forza non paragonabile alle altre regioni. Per questo - ha proseguito Mancini - il provvedimento approvato oggi punta più a migliorare l'esistente e ad aumentarne la capacità competitiva piuttosto che a creare nuove sovrastrutture e iniziative che potrebbero rallentarne le attività.
La novità che introduciamo è la realizzazione di un sistema della ricerca come rete regionale guidata dalla regione stessa, che poggia su centri di competenza ed eccellenza e avrà la sua testa nel Comitato strategico regionale che avrà il compito di predisporre la proposta di programma strategico e di definire ulteriormente la specializzazione di Filas come società che assiste la regione in questa attività", ha concluso l'assessore.
Il presidente della commissione consiliare Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, Domenico Di Resta (Pd) ha dichiarato: "Abbiamo approvato una legge molto importante, con un carattere propulsivo che incide sul territorio in modo più incisivo di quanto non avvenuto in precedenza. Il consenso largo è la testimonianza di un grande lavoro compiuto in Commissione, e per questo ringrazio i colleghi, il frutto di una consultazione con gli ambienti della ricerca, di un rapporto di concertazione con le forze economiche e sociali di questa regione".
Il provvedimento è stato approvato con l'astensione dell'opposizione, grazie al lavoro di concertazione svolto su molti emendamenti tra la Giunta e alcuni consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza. In particolare, sono stati accolti emendamenti presentati dai consiglieri Augusto Pigliacelli (Udc), Francesco Lollobrigida (An-Pdl), Francesco Saponaro (gruppo Misto), Fabio Desideri (Movimento libertà e solidarietà), Enrico Fontana (Verdi) e Maria Antonietta Grosso (Pdci).
In apertura di dibattito il consigliere Francesco Saponaro (gruppo misto) ha motivato gli emendamenti presentati con la necessità di "legare inevitabilmente il discorso della ricerca e dell'innovazione al concetto della competitività delle aziende del nostro territorio. Non serve solo potenziare e migliorare i finanziamenti e gli investimenti, ma occorre agire sull'approccio culturale degli imprenditori e degli amministratori".
Anche il consigliere Enrico Fontana (Verdi) è intervenuto per spiegare il senso degli emendamenti presentati dal suo gruppo, precisando che "la ricerca e l'innovazione devono essere finalizzate alla sostenibilità ambientale, allo sviluppo di nuove fonti energetiche e alla creazione degli eco-distretti industriali per alzare la qualità del sistema imprenditoriale laziale e renderlo veramente competitivo. La Regione deve favorire in ogni modo quegli imprenditori laziali che scommettono sulla qualità ambientale perché saranno quelli che sapranno meglio posizionarsi sul mercato".
Il consigliere Augusto Pigliacelli (Udc) è intervenuto dichiarando che "questo provvedimento incide nel tessuto economico regionale per realizzare una radicale inversione di tendenza utile ai nostri imprenditori per intraprendere con successo la strada dell'innovazione conservando però una sana cultura imprenditoriale, ancorata ai valori e ai principi del saper fare".

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