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Lazio - Rifiuti: 'Porta a porta per la raccolta differenziata'
25/10/05 - “E’ necessario superare la logica delle discariche ed incentivare la raccolta differenziata e dei rifiuti erbacei, nonché quella della carta negli uffici, potenziando al tempo stesso il riuso ed il riciclaggio dei materiali usati”. Così Giuseppe Celli (Sdi), presidente della Commissione regionale Ambiente al termine della seduta che ha affrontato la questione inerente l’emergenza rifiuti nel territorio laziale, nel corso della quale è intervenuto il vice-commissario per l’emergenza rifiuti e soggetto attuatore, dott. Stefano La Porta.
Presenti i consiglieri Umberto Ponzo (Ds), Fabio Cirilli (An), Ivano Peduzzi (Prc), Franco Fiorito (An), Mario Di Carlo (Margherita), Domenico Di Resta (Ds) e Antonietta Brancati (Gruppo Misto).
“Dove possibile – ha spiegato Celli – si dovrà iniziare la raccolta differenziata con una azione porta a porta, continuando a sensibilizzare i cittadini ad avvalersi delle iniziative poste in essere da comuni e province per conferire i rifiuti ingombranti e gli inerti”. Anche gli impianti di preselezione, secondo Celli, vanno adeguatamente incentivati al fine di completare il ciclo di raccolta, individuando “siti sul territorio di Roma, attraverso un accordo con l’Ama, e nel restante hinterland provinciale per insediare nuovi impianti pubblici o pubblici-privati”.
Dai dati forniti dal vice-commissario si evince che la raccolta differenziata a livello regionale è progressivamente cresciuta dal 2001 ad oggi, lasciando prevedere l’allineamento con gli obiettivi fissati dalle norme regionali e nazionali con un dato finale che risulterà superiore al 15 per cento. Positivi i dati riguardanti Roma che a fine settembre 2004 ha fatto registrare una percentuale pari al 17,37 per cento. La raccolta differenziata, è stato spiegato, costituisce una scelta strategica del Presidente della Regione e dell’attuale Consiglio regionale che recentemente, con l’assestamento di bilancio, ha destinato 10 milioni di euro per tre anni per un suo potenziamento. Altro dato rilevante, è che mentre ci si concentra principalmente sul recupero energetico e sulla raccolte differenziate, poco si fa per recuperare la FOS (frazione organica stabilizzata, altrimenti detta “compost grigio”) che normalmente finisce in discarica. Al contrario, potrebbe essere utilizzato per il ripristino ambientale come riempimento di cave o formazione di scarpate e terrapieni. Per quanto riguarda la termovalorizzazione del CDR (combustibile da rifiuti o “frazione secca”), è previsto l’insediamento di nuovi impianti ed il potenziamento di altri già esistenti attraverso protocolli di’intesa con le amministrazioni locali per definire le eventuali localizzazioni. Esaminata anche la situazione di Malagrotta, il cui sito “Malagrotta 1” è in funzione, mentre il “Malagrotta 2” sarà a regime nel prossimo anno.
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