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Rapporto CREL: Economia Lazio sana, eccellenze e criticità


23/06/09 - Troja: partire da qui per sviluppo, occupazione e welfare

"L'economia del Lazio è sana. Lo dimostrano i dati del 2008, presentati oggi da Giacomo Troja, Presidente del Consiglio Regionale Economia e Lavoro (CREL), che ha illustrato il primo Rapporto elaborato dal CREL. Per tutti un solo dato: il PIL del Lazio contribuisce per l'11 per cento alla formazione del PIL nazionale, pertanto è secondo solo alla Lombardia, come d'altra parte dimostra la crescita annua del PIL che si attesta sull'1,85 per cento, il 70 per cento in più della media nazionale.
Questa 'fotografia' della situazione del Lazio è stata commentata anche dall'assessore all'Economia Luigi Nieri, per il quale "il rilancio dello sviluppo nella regione passa anche attraverso le politiche messe in atto dalla Giunta per il risanamento della finanza pubblica, in particolare con il piano di rientro dal deficit della Sanità".
Troja ha spiegato poi che "questo Rapporto costituisce la base per impostare politiche di sviluppo dell'economia e dell'occupazione, nonché per dotare il Lazio di un sistema di welfare capace di governare vecchie e nuove povertà".
In un messaggio inviato da Bruxelles, il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Guido Milana, eletto al Parlamento Europeo alle recenti elezioni del 6 e 7 giugno, conferma la validità del Rapporto, "con particolare riferimento alla maggiore interazione tra politiche regionali e politiche europee, in un rinnovato rapporto tra Europa e Regioni".
Il vice presidente del Cnel Acocella ha sottolineato l'importanza costituzionale del Cnel a livello nazionale e del Crel nelle singole Regioni (al momento solo sei su venti) tenute all'obbligo del parere per l'emittente ma non per il ricevente dell'esecutivo.
Il consigliere regionale Raffaele D'Ambrosio (Costituente di Centro), complimentandosi con Troja per l'ottimo lavoro svolto, consigliando tutti alla sua lettura soprattutto chi è chiamato alla responsabilità delle scelte, ha sollecitato "un'incisiva azione nei progetti europei tendenti allo sviluppo dell'economia e del lavoro nella regione Lazio".
Nella relazione, il prof. Carlo Travaglini dell'università Roma Tre, coordinatore del rapporto, ha auspicato una "più fattiva collaborazione con le istituzioni regionali, avviata solo all'inizio di quest'anno, speriamo di intensificarla in vista del prossimo rapporto".
Ben sei i capitoli e gli ambiti sui quali il Crel ha posto l'attenzione: L'economia regionale; Popolazione, lavoro e welfare; Ambiente il sistema energetico e il sistema dei rifiuti; Programmazione e pianificazione; La finanza pubblica regionale; Semplificazione amministrativa e tutela del consumatore.
Dai dati del Rapporto CREL emerge la diversa condizione economica e sociale delle cinque province del Lazio: dopo Roma, che contribuisce con oltre l'80 per cento alla formazione del PIL regionale, la provincia più ricca si conferma essere quella di Latina, seguita da Frosinone, Viterbo e Rieti. Al tempo stesso, la provincia pontina risulta essere la più 'giovane' dal punto di vista demografico, mentre l'indice di vecchiaia (rapporto tra numero di anziani ogni cento giovani) complessivo del Lazio è del 141 per cento, un po' meno del dato nazionale attestato sul 142,8 per cento.
Il Rapporto sarà importante per la Regione che intende lanciare il censimento della povertà, per approntare misure concrete per la lotta alle tante povertà. Una sfida per i prossimi anni.

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