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Lazio - Pineschi: "L'emergenza carceri richiede risposte urgenti"
11/11/05 - “La Regione Lazio, anche attraverso il Garante regionale dei detenuti Angiolo Marroni, può dare un contributo significativo per migliorare le condizioni di vita nelle carceri regionali, in cui sono detenute circa 6000 persone che hanno bisogno di aiuti per il lavoro, maggiore formazione e maggiori cure, in special modo per quanto riguarda la popolazione carceraria femminile, composta di 463 unità, che soffre dei disagi legati alla maternità e alla presenza dei bambini all’interno delle strutture di detenzione”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Massimo Pineschi intervenendo al Convegno “Nuove frontiere dell’ordinamento penitenziario”, che ha avuto luogo questa mattina a Roma.
“Il dato numerico della popolazione detenuta – ha detto il Presidente – in confronto alla capacità di accoglienza e ai servizi delle strutture penitenziarie, ci avverte della gravità delle condizioni di sovraffollamento e quindi di disagio umano presente nelle nostre carceri. Tutto ciò rischia di compromettere la stessa funzione primaria della detenzione, che è quella della rieducazione del condannato, della sua ricostruzione morale e del suo pieno reinserimento nella comunità civile.”
“Per questo puntiamo – ha aggiunto Pineschi – ad operare più incisivamente sul piano legislativo, per il sostegno al reinserimento sociale anche attraverso la previsione di prestiti d’onore per l’acquisto di strutture necessarie per l’avviamento di attività di lavoro autonomo, per sostenere la medicina penitenziaria al fine di garantire il diritto alla salute dei detenuti, e per potenziare i servizi resi dalla polizia penitenziaria, dagli assistenti sociali, dagli educatori e dal personale amministrativo”.
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