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Referendum: Pineschi, "segnale contro la devolution e per una migliore governabilita"
28/06/06 - “La vittoria del No è una vittoria degli italiani che hanno respinto il salto nel buio delle istituzioni e nel governo democratico del Paese. È, quindi, anche un segnale preciso alla classe politica a garantire, anche con la riforma della Costituzione, la migliore stabilità e governabilità del Paese a tutti i livelli”.
Questo il commento del Presidente del Consiglio regionale del Lazio Massimo Pineschi sull’esito del referendum costituzionale del 25 e 26 giugno.
“In effetti – ha dichiarato Pineschi – è stato sconfitto un disegno di riforma che non offriva nessuna certezza che si sarebbe realizzato un equilibrio nuovo e più avanzato tra i diversi poteri istituzionali. L’elettorato ha indicato con chiarezza anche la sua contrarietà nei confronti del quadro dei poteri regionali delineati con la riforma, dicendo No a una concezione della devolution che avrebbe dato un duro colpo al principio dell’uguaglianza dei diritti dei cittadini. L’elevato livello di partecipazione al referendum e il netto No espresso dalla maggioranza degli elettori – ha detto ancora Pineschi – confermano che c’è una diffusa consapevolezza che la riforma costituzionale deve servire anche a rinnovare la politica, nel senso di renderla davvero coerente con quei principi etici, di confronto democratico e di rispetto dei diritti dei cittadini che sono alla base della Carta Costituzionale. In questo senso – conclude Pineschi – mi auguro che il processo di riforma della Costituzione che si apre dopo la sonora sconfitta di una riforma di parte e non di tutti, possa sollecitare anche un percorso più coeso e unitario delle forze politiche del centro sinistra, qual’è quello che può svilupparsi con l’avvio concreto del Partito Democratico su basi di partecipazione e di consenso popolare e non verticistiche e nel segno di una più solida governabilità del nostro Paese”.
142/Ntr/ac/27giugno2006
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