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Trasporti: Accordo rfi-regione-enti locali ridisegna il futuro Lazio


14/02/06 - Lo affermano Parroncini e Carapella

“L’accordo di programma quadro firmato oggi tra RFI, Regione, Comune di Roma e Province del Lazio, rappresenta il futuro della nostra Regione”. Lo dichiarano il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale Giuseppe Parroncini e il consigliere regionale Giovanni Carapella (Ds). “Si tratta di un programma che ridisegna la rete ferroviaria della nostra Regione e che ne permetterà uno sviluppo coordinato – sottolineano - il Sud e il Nord del Lazio saranno collegati a Roma in maniera moderna e veloce, creando un sistema integrato con la Capitale. Anche l’aeroporto di Fiumicino avrà tutte le carte in regola, grazie al collegamento rapido con Napoli e Firenze, per proseguire la sua crescita, diventando un punto di riferimento per tutta l’area mediterranea. Ecco, questa è la nostra idea della Regione, non un Lazio a due velocità, dove l’area romana cresce beneficiando della capacità di attrazione della Capitale, ma una Regione solidale e connessa, dove i cittadini e le merci si spostano con rapidità. Creiamo una rete infrastrutturale che rappresenta la condizione necessaria per competere davvero, puntando sulla qualità, sui saperi, sulla cultura. C’è un grande impegno da parte della Regione e del Comune di Roma, ora serve una svolta nella politica del governo nazionale, che in questi anni ha dimenticato le ferrovie”.

“Entrando nel dettaglio – spiegano i due consiglieri dei Ds - in questo accordo è prevista innanzitutto la chiusura anello ferroviario da Valle Aurelia a Tor di Quinto, lo spostamento a Montelibretti dello smistamento Salario e la realizzazione sulla via Salaria del deposito linea D della metropolitana. Di fondamentale importanza è la ‘gronda’ ferroviaria ovest, che collegherà la Roma-Pisa con Pomezia fino a Formia: fondamentale perché collega con le autostrade per Napoli e Firenze, evitando l’attraversamento di Roma. E’ poi previsto il potenziamento delle tratte di interesse regionale lasciate libere dall’alta velocità. a partire dalla Roma-Cassino, soprattutto nel tratto Ciampino-Roma. Per quanto riguarda il nord, la Roma-Cesano sarà raddoppiata fino a Bracciano e sarà realizzato uno studio di fattibilità per quanto riguarda il raddoppio fino a Viterbo. RFI, infine, cederà alla Regione Lazio la Civitavecchia-Capranica-Orte, in questa maniera – concludono Parroncini e Carapella - si potrà valutare concretamente l’ipotesi di un collegamento fra Civitavecchia alle acciaierie di Terni”.

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