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Lazio: i nodi strutturali in Commissione Sanità
02/10/07 - Clima da grandi occasioni oggi nella commissione Sanità del Consiglio Regionale del Lazio. En plein di presenze di consiglieri e numerosi interventi nella prima riunione della commissione, in cui ha fatto il suo esordio come Presidente Luigi Canali, eletto la scorsa settimana. Tutti i nodi strutturali della sanità del Lazio sono stati passati in rassegna dall’assessore Augusto Battaglia, che ha tenuto un’ampia relazione, con la quale ha delineato strategie e azioni della Giunta Marrazzo per ‘risanare’ la sanità, razionalizzarla e modernizzarla, rispettando nel contempo il piano di rientro dal deficit, in accordo con il Governo nazionale, con i Ministri dell’Economia e della Salute Tommaso Padoa Schioppa e Livia Turco.
Luigi Canali ha spiegato il senso della ripresa di attività della commissione. Step to step, “occorre non solo che la commissione diventi un punto di riferimento per le scelte che la Regione va compiendo per il risanamento dei conti (lunedì prossimo si avranno i dati reali del rientro dal deficit), ma anche punto di riferimento per le strutture sanitarie, per gli operatori della sanità, e, ovviamente, per tutti i consiglieri regionali”. Canali ha così annunciato che questo percorso accelerato della commissione avrà un primo appuntamento già oggi pomeriggio alle 15, quando sarà ascoltato Luigi D’Elia, coordinatore dei direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere e lui stesso direttore generale dell’Azienda San Giovanni-Addolorata. “Recupereremo ritardi e deficit –ha detto Canali – rimettendo in moto la sanità nella nostra regione. Martedì prossimo ho già convocato l’Agenzia di Sanità Pubblica, la cabina di regia e i sindacati, perché è mia intenzione far svolgere pienamente alla commissione le sue funzioni, perché ci sia un confronto reale sulle scelte da compiere e per preparare gli atti da inviare al Consiglio Regionale”.
Battaglia ha parlato dello stato di avanzamento del rientro del deficit, sostenendo i principi che l’hanno ispirato: “Ci siamo mossi per ridurre le spese senza incidere sulle prestazioni e sui servizi. La riorganizzazione della rete ospedaliera doveva per forza contemplare la riduzione dei posti letto per acuti, a vantaggio delle lungodegenze, delle RSA e dei servizi territoriali, anche per tener conto dell’invecchiamento della popolazione”. Battaglia ha anche ricordato le misure per contenere la spesa farmaceutica nei limiti del 13 per cento sul totale della spesa sanitaria regionale e del 3 per cento per la farmaceutica ospedaliera e ha richiamato alcune scelte innovative come il week-hospital, i presidi territoriali di prossimità e l’accordo per gli studi dentistici portato a conclusione con l’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odonotoiatri, presieduto da Mario Falconi. 204/Ntr/ac/2 ottobre 2007
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