menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Lazio: la riscossa dei piccoli comuni, 'nessuno escluso' grande partecipazione dei sindaci al convegno 'una regione per lilliput'


05/10/06 - Sala gremita di Sindaci dei comuni del Lazio oggi in via della Pisana, sede del Consiglio Regionale che ha ospitato il convegno “Nessuno escluso: una Regione per Lilliput”, sulla proposta di legge, primo firmatario Guido Milana, Vice-Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, che contiene le “Misure per il sostegno delle attività economiche, agricole, commerciali e artigianali, per la valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale, per il miglioramento della qualità della vita dei residenti nei piccoli comuni”.
Numerosi i Sindaci che sono intervenuti nel dibattito, moderato da Vincenzo D’Ambra, giornalista Rai-3-Lazio. Il Presidente del Consiglio Regionale Massimo Pineschi, nel portare il saluto al convengo, ha sottolineato come “la missione primaria che si è data la Regione Lazio è l’inclusione sociale, la garanzia che tutte le comunità e tutti i cittadini debbano avere eguali diritti, mentre gli enti locali devono avere pari dignità istituzionale”. Pineschi ha anche detto che “il Consiglio Regionale rivolgerà a questa proposta di legge la massima attenzione, considerandola uno strumento fondamentale per garantire a centinaia di comunità opportunità di sviluppo e standard di servizi idonei per una migliore qualità della vita”. Avendo Pineschi firmato anch’egli la proposta di legge, salgono a 29 i consiglieri regionali che l’hanno sottoscritta.
Una proposta di legge sostenuta anche da Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio e presente al convegno. Marrazzo si è richiamato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e all’ex Presidente Carlo Azeglio Ciampi per dire che nei piccoli comuni c’è il cuore della cultura e della civiltà. Marrazzo ha auspicato un ampio confronto sulla legge, senza dimenticare la strategia globale della Regione per lo sviluppo e per la dotazione infrastrutturale dei territori delle province del Lazio. “Sappiamo che ospitiamo Roma, la Capitale del Paese –ha detto- ma come il Lazio non può fare a meno di Roma, Roma non può fare a meno del Lazio. A questo evento sono presenti tanti Sindaci –ha concluso Marrazzo- alcuni di essi già li conosco, ma intendo conoscerli tutti da qui al termine del mio mandato”.
L’intervento di Guido Milana
“Anche quest’anno a Marcetelli ancora non è nato un bambino. Stessa situazione in altri 19 comuni del Lazio. Complessivamente, negli stessi paesi, sono morte 93 persone. E’ il primo dato evidente di uno spopolamento che espone i piccoli comuni ad un reale rischio estinzione”.
Guido Milana, Vice presidente del Consiglio regionale del Lazio e primo firmatario della proposta di legge sui piccoli comuni, introduce così le ragioni che hanno portato ben 28 consiglieri regionali a sostenere una legge che verrà presentata domani mattina alla Pisana (dalle h.9.30 c/o Sala Mechelli) e si pone come obiettivo il creare le condizioni legislative per consentire ai comuni sotto i 2000 abitanti (la metà dei comuni del Lazio) di invertire questa preoccupante tendenza.
“Per meglio comprendere il fenomeno – aggiunge Milana – basti pensare che, in tutti i comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti, il bilancio è desolante: con ben 538 morti a fronte di 242 nascite. Un’idea della dimensione del problema balza agli occhi se si considera che a Civitavecchia, un comune che presenta complessivamente la stessa popolazione, finora sono nate 337 persone e morte 317”.
“Tutto ciò – prosegue il Vice presidente del Consiglio - evidenzia un rischio concreto di sopravvivenza nel breve periodo per gran parte del tessuto socio-economico della nostra Regione che non riguarda solo le popolazioni che vivono queste marginali realtà territoriali, ma coinvolge tutti noi, compromettendo opportunità di sviluppo e di tutela ambientale, presenti e future. La nostra proposta mira a creare le condizioni di vantaggio affinché si torni ad investire in queste realtà che, dopo l’industrializzazione e l’urbanizzazione, vivono un lento ma inesorabile declino”.
“Mi si passi una provocazione dialettica – afferma Milana – credo che si debba intervenire orientando gli atti amministrativi e la produzione normativa alla costruzione di una sorta di paradisi fiscali, dove ‘conviene’ andare a stare”.
“Partendo da queste considerazioni - aggiunge - come pure da un’attenta analisi delle condizioni di disagio nei piccoli comuni (disagio sociale, economico e amministrativo) ritengo si debba agire con la massima tempestività, determinazione ed efficacia, concentrando in particolare sui comuni fino a 2.000 abitanti gli interventi di sostegno: ogni anno che passa il bilancio demografico e la mancanza di servizi mette molte di queste comunità sulla soglia critica di un circolo vizioso da cui sarà sempre più difficile uscire”.
“L’obiettivo - conclude il primo firmatario della proposta di legge - è integrare e riorientare una legislazione regionale che appare ancora insufficiente con un intervento che si muova su due fronti: da un lato garantire la prestazione di servizi essenziali, quali istruzione, sanità, trasporti, servizi postali e di comunicazione che, per qualità ed efficienza, siano pari a quelli dei comuni maggiori; dall'altro, affiancando misure di agevolazione al consolidamento e rilancio delle attività economiche locali, che possono costituire un potente fattore di sviluppo territoriale”.
Focus: ecco la legge in sintesi
o incentivi contro lo spopolamento e sostegni all'attività scolastica e formativa.
o agevolazioni economiche e fiscali.
o sostegno alle attività agricole, in particolare verso i giovani residenti ed alle cooperative agricole, che vogliano acquistare terreni ed attrezzature ed a favore dei singoli o associati, che conducono aziende agricole e intendono impegnarsi in pluriattività.
o Incentivi a favore delle attività commerciali e di distribuzione e delle attività ricettive-ristorative,
o Contributi per il recupero di manufatti inutilizzati di proprietà delle ferrovie, al fine di farne presidi di protezione civile oppure sedi di promozione delle produzioni tipiche e locali. Ma anche sostegno alle iniziative editoriali dedicate alle realtà storiche, artistiche, economiche ed enogastronomiche oltre ad interventi volti a garantire adeguati spazi nella programmazione regionale radio televisiva pubblica.
Misure che dovranno trovare un’organica collocazione in un documento programmatico triennale che definisca strategie, priorità e modalità di erogazione dei contributi, ed un’effettiva attuazione in un piano operativo annuale.
Un impegno che dovrà portare la Regione a svolgere un fattivo ruolo nella delocalizzazione urbana di alcune iniziative culturali, imprenditoriali, ed a rendere prioritario l’intervento sui piccoli comuni nei piani regionali di settore per lo sviluppo dei nuovi canali di comunicazione; dell’e-government e dell’e-democracy al fine di ridurre il divario telematico, favorire la delocalizzazione delle imprese ed incentivare le opportunità di lavoro a distanza e di telelavoro.
Numerosi i consiglieri regionali intervenuti, oltre all’assessore agli Affari istituzionali Regino Brachetti e ai rappresentanti di Legambiente, Formez, Anci Lazio, Censis, Uncem e Upi.
207/Ntr/ms/ac/5 ottobre2006

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù