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Lazio - In Regione 'Cabina di Regia' per sicurezza sul lavoro
13/10/05 - “Una cabina di regia tra Regione e parti sociali, capace di essere un laboratorio di linee-guida e di proposte per arginare gli incidenti sui luoghi di lavoro, un fronte che vede impegnata la Regione Lazio nella sua globalità. Un coordinamento forte tra Giunta e Consiglio lo stiamo attuando proprio in questa commissione”. Così Fabio Armeni (Forza Italia), Presidente della commissione Sicurezza sui luoghi di lavoro, ha concluso oggi l’audizione con le parti sociali, alla quale hanno partecipato gli assessori al lavoro Alessandra Tibaldi e l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia.
Armeni ha precisato che la commissione ha già avviato percorsi di lavoro su più ‘tavoli’ e senza dubbio il ‘tavolo’ della concertazione è importante per arrivare a proposte il più possibile condivise. Esigenza, questa, rappresentata anche dai sindacati CGIL-CISL-UIL-UGL-CISAL, secondo i quali altri problemi sono connessi alla sicurezza, legati al cosiddetto ‘mercato delle braccia’ fatto da immigrati, anche clandestini, posti nelle condizioni di lavorare nell’insicurezza. Per i sindacati, anche le malattie professionali sono sottovalutate. Pierpaolo Bombardieri (UIL), in particolare, ha chiesto che la Regione approvi un vero e proprio ‘Piano per la sicurezza sui luoghi di lavoro’, che sarà il punto di riferimento di tutti. Sinergie tra la Regione Lazio e Istituti che a vario titolo si occupano della materia (INAIL, ISPELS, Università, Enti di Ricerca) sono state auspicate.
Intanto l’assessore Battaglia ha annunciato l’imminente costituzione del Comitato regionale di coordinamento ex articolo 27 del decreto legislativo 626/94. Battaglia ha spiegato che si punterà sulla prevenzione e sulla vigilanza, potenziando i servizi ispettivi delle Asl. L’assessore Tibaldi ha insistito sulla prevenzione e sulla necessità di coordinamento tra gli assessorati al Lavoro, alla Sanità, alla Formazione e alle Politiche sociali con la Commissione della Pisana.
Dal canto suo, Armeni ha rilanciato la sua proposta di dotare le imprese di un ‘patentino a punti’, un’idea che dovrà essere elaborata tecnicamente nel rispetto delle leggi di mercato: con il ‘patentino’ saranno premiate le imprese che rispettano le norme di sicurezza e penalizzate quelle che contravvengono le norme esistenti. “Un patentino – ha concluso Armeni- che potrà incentivare tra le imprese il rispetto delle norme di sicurezza, anche se siamo consapevoli della necessità di promuovere verso i lavoratori e la popolazione tutta una più diffusa cultura della sicurezza sul lavoro”.
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