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Lazio: avviato in Consiglio riordino Agenzie Regionali
18/12/07 - La proposta di legge regionale sulla razionalizzazione delle agenzie regionali è stata incardinata nei lavori dell’aula, vale a dire ci sono stati gli interventi del relatore di maggioranza, Luisa Laurelli (PD), relatore di minoranza Roberto Alagna (Lista civica per il Lazio), la relazione dell’Assessore agli Affari istituzionali Daniele Fichera (PD) e si è aperto il dibattito.
La discussione verrà messa all’ordine del giorno in una data successiva, a gennaio, ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Guido Milana. La proposta di legge della Giunta, concernente “Norme generali relative alle agenzie regionali istituite ai sensi dell’articolo 54 dello Statuto”, intende dare attuazione, attraverso la creazione di apposite “agenzie regionali”, a un’innovativa e funzionale forma di organizzazione dell’attività istituzionale.
Le nuove agenzie - da non confondere con quelle già esistenti che hanno lo status di ente pubblico dipendente - vengono definite come unità amministrative caratterizzate dall’assegnazione di risorse organizzative ed economiche con direzione e responsabilità autonome entro gli indirizzi emanati della Giunta regionale. Al vertice di ogni agenzia sarà preposto un direttore, nominato dalla Giunta stessa, ovvero tra esperti e professionisti esterni all’amministrazione regionale, in possesso dei requisiti previsti nelle singole leggi istitutive.
In fase di prima applicazione, la nuova normativa prevede la conferma, quali enti pubblici dipendenti dalla Regione, ai sensi dell’articolo 55 dello Statuto: Arsial, Arpa, Laziodisu, Asp, Agenzia regionale per i trapianti e le patologie connesse del Lazio, Aremol, e gli enti di gestione delle aree naturali protette. Sono invece trasformati da enti pubblici dipendenti dalla Regione in agenzie regionali ai sensi dell’art. 54 dello Statuto: l’Agenzia Lazio lavoro, l’Ardis, l’Arp, l’Agensport.
E’ prevista l’estinzione dell’IRVIT (Istituto e dell’Ente regionale per la comunicazione “Istituto Montecelio” le cui funzioni dovranno essere trasferite a due enti privati di nuova costituzione a partecipazione regionale. Per quanto riguarda il ‘Consorzio polifunzionale Pegaso’ quale ente strumentale di Adisu, esso verrebbe estinto in sede di adeguamento della legge regionale istitutiva di Laziodisu. Una trentina gli emendamenti depositati, tra cui “E’ il primo gradino per rendere efficienti ed efficaci enti poco addentro alla gestione delle politiche regionali, troppo esterni rispetto alla linea di governo della giunta – ha detto Luisa Laurelli, durante la relazione di maggioranza.
“I fondi a disposizione non sono molti, per questo l’attuazione dell’articolo 31 della finanziaria deve esser obbiettivo di tutti nell’interesse dei cittadini. Ringrazio Alagna che ha svolto due funzioni, quella di consigliere eletto che crede in un certo impianto riformatore e quella di presidente di commissione che è garante della maggioranza”. “Intendo fino in fondo dimostrare di avere ragione e dimostrare che la giunta su questo punto ha sbagliato tutto. Bisogna essere riformisti, non soltanto dirlo”.
Così Roberto Alagna, relatore di minoranza. “E’ evidente che la legge proposta dalla giunta riduce significativamente la portata dell’articolo 31: nella finanziaria gli enti investiti sono 15 più tutti gli enti parco, mentre nel testo Fichera sono solo 4. Noi dobbiamo invece aggredire frontalmente un sistema che è insostenibile per smantellare quello che non esito a definire un mostro di cui nessuno conosce esattamente le dimensioni”.
“La ritengo una legge intellettualmente e politicamente onesta e razionale, così come è uscita dal lavoro della commissione”, così ha esordito l’assessore Fichera. “In questo paese si fanno riforme di carta, vengono sciolti ministeri, cancellati enti che in realtà continuano ad esistere. Noi invece facciamo diversamente. Abbiamo cominciato con l’articolo 31 della finanziaria dell’anno scorso –ha concluso Fichera- e continuiamo con questa legge che prevede che delle 15 entità comprese nell’art. 31 vengono preservati 6 soggetti, ne vengono internalizzati quattro, due trasformati in enti privati e uno sciolto”.
329/Ntr/ac/18 dicembre 2007
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