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Celli (SDI): "Regione acceleri per risanare fiume Sacco"


23/09/05 - “Ritengo necessario effettuare un sopralluogo sulle aree interessate e di organizzare un incontro sul posto con i sindaci, coinvolgendo le varie rappresentanze locali che, sono convinto, possono svolgere un ruolo attivo”. Così il Presidente della commissione regionale Ambiente Giuseppe Celli (Sdi), riguardo la delicata situazione di inquinamento riguardante la Valle del Sacco.

“L’audizione in commissione del vicecommissario per l’emergenza nel territorio del Fiume Sacco Pierluigi Di Palma - ha spiegato Celli -ha permesso di avere una situazione più chiara riguardo lo stato dei fatti. Se da un lato c’è da essere soddisfatti per i fondi messi a disposizione dell’Ufficio commissariale per risarcire gli allevatori - una cifra di tutto rispetto ammontante a poco meno di 16 milioni di euro ai quali si aggiungono ulteriori 2 milioni erogati dall’assessorato all’agricoltura -, dall’altro, i tempi indicati per il monitoraggio dei danni e la loro consistenza – sottolinea Celli – appaiono eccessivamente lunghi. E’ vero che la verifica, nel rispetto del protocollo stipulato, che in una certa zona sussistono eventuali situazioni inquinanti - la cosiddetta procedura di caratterizzazione -, è un’attività a carico dei soggetti inquinanti e che va svolta all’interno della Conferenza dei Servizi, ma ipotizzare tempi superiori a sei mesi è inquietante. L’Ufficio commissariale sta svolgendo un lavoro non facile e sicuramente complesso, ma è necessario imprimere una accelerazione alla nostra azione. Per quanto mi riguarda – ha insistito Celli – se necessario, sono pronto a convocare in commissione il Corpo Forestale dello Stato, l’Asl competente, l’Arpa e i NOE, in modo da avere una ricognizione esauriente su tutto e successivamente ascoltare in audizione i comuni interessati. All’inizio di questa vicenda immaginavo tempi di intervento rapidi e decisi, mentre la realtà è purtroppo diversa. Comunque – ha concluso il Presidente – l’estensione dell’area e le difficoltà oggettive non impediranno a questa commissione di opporsi a pause o rallentamenti di qualsiasi natura che possano impedire al Fiume Sacco di tornare ad essere un corso d’acqua fruibile da uomini ed animali in condizioni di assoluta normalità”.

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