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Enti collegati, ecco la mappa della precarietà


30/06/08 - 481 lavoratori interessati alla stabilizzazione del rapporto di lavoro. L’assessore al personale Di Stefano illustra la situazione alle commissioni Lavoro e Risorse umane riunite in seduta comune

La commissione Lavoro, presieduta da Peppe Mariani (Verdi), e la commissione Risorse umane, presieduta da Wanda Ciaraldi (Popolari per Marrazzo), si sono riunite in seduta comune per ascoltare l’assessore alle Risorse Umane, Marco Di Stefano, e l’assessore al lavoro Alessandra Tibaldi, sulla stabilizzazione del personale precario delle agenzie regionali. Presente anche l’assessore alle politiche sociali, Anna Salome Coppotelli. Di Stefano, accompagnato dal direttore regionale del personale, Giuseppe Menna, ha illustrato la mappa della precarietà. Quattrocentottantuno i lavoratori interessati (di cui 26 cantieristi sono già stati stabilizzati ad aprile), diverse le tipologie contrattuali: co.co.co. (234), interinali (165), cantieristi (51), contratti a tempo determinato (21), altre tipologie (10). Ventuno in tutto gli enti interessati: le sei Apt provinciali,  Ardis, Aremol, Arsial, Asap, Agensport, Agenzia Lazio Lavoro, Pegaso, l’Istituto Montecelio, l’Irvit, l’Istituto Jemolo, Laziodisu, Arp e le agenzie del comparto sanità (Asp, Art e Arpa).

Al centro della  discussione i criteri per le stabilizzazioni, l’esigenza di garantire forme di evidenza pubblica e rispettare il principio costituzionale che nella pubblica amministrazione si accede prioritariamente per concorso, i limiti imposti dai provvedimenti nazionali in materia di assunzioni, l’autonomia data alle Regioni dal titolo V della Costituzione.

“Penso che l’articolo 74 sia un articolo importante e chiaro della finanziaria che abbiamo approvato. Dice chiaramente che bisogna adottare un piano per le stabilizzazioni”. Così Wanda Ciaraldi, a conclusione dell’audizione.  “Dobbiamo formulare delle proposte entro quindici giorni – ha proseguito la presidente della commissione Risorse umane - Di volta in volta, dobbiamo convocare gli assessori interessati e le agenzie di loro pertinenza, in modo da avere un quadro ancora più preciso della situazione. Bisogna entrare nello specifico e capire quali sono le figure professionali che realmente servono alla Regione Lazio per poter operare nel modo giusto. Bisogna dare la precedenza a queste figure, quindi procedere nello schema che porteremo all’approvazione di tutti”.

“La situazione è articolata e complessa, i numeri sono importanti, le tipologie lavorative sono molto diverse – ha detto Peppe Mariani - E’ fondamentale arrivare a un metodo unico, perché questo significa trasparenza e omogeneità. Significa non lasciare spazio a chi nella melma della poca chiarezza continua a fare la politica del cattivo lavoro. La commissione intende mettere in riga tutte le diverse fattispecie, in modo da individuare la funzionalità dei gruppi di lavoro e delle persone all’interno dell’amministrazione della Regione Lazio. Scriveremo a Marrazzo per sapere se in questo periodo ci sono stati nuovi ingressi e perché. Quindi, occorre iniziare un processo di stabilizzazione certo per tutti. Ma bisogna essere  chiari: la stabilizzazione è un risparmio non è un aggravio per l’amministrazione. C’è una proposta di legge presentata da alcuni mesi dal sottoscritto, c’è l’articolo 74 della finanziaria regionale  2008: gli strumenti ci sono, si tratta solo di trovare la formula per dare certezze a persone che da noi attendono una risposta. Per fare ciò non possiamo camminare in ordine sparso. Ci deve essere un rappresentante della giunta che unisce i diversi assessori competenti per materia, altrimenti potremmo cadere nella situazione in cui ci sono figli e figliastri, chi assume e chi no. Ciò che abbiamo sentito in commissione è chiaro: ci sono alcuni interinali che svolgono funzioni di dirigenti. Se questo fosse vero, saremmo in pieno regime di illegittimità”.

All’audizione erano presenti, oltre ai presidenti delle commissioni, gli assessori Tibaldi e l’assessore Anna Soleme Coppotelli, i consiglieri Roberto Alagna (Lista Civica per il Lazio), Domenico Di Resta (PD), Enzo Foschi (PD), Maria Antonietta Grosso (CI), Francesco Lollobrigida (AN), Ivano Peduzzi (PRC), Bruno Prestagiovanni (AN), Vladimiro Rinaldi (Lista Storace), Donato Robilotta (SR).

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