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Donne: il difficile equilibrio tra vita familiare e lavoro


27/04/09 - Rilanciare l'occupazione femminile attraverso una serie d'interventi che liberino il tempo delle donne

Si è tenuto a Viterbo l'ultimo degli appuntamenti previsti dal progetto: "Donne in equilibri tra vita e lavoro" che ha portato la Consulta Femminile per le pari opportunità ad incontrare, nelle varie Province del Lazio le donne al lavoro.
Anche a Viterbo la discussione ha coinvolto le rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale e le istituzioni.
Hanno partecipato alla tavola Rotonda coordinata da Patrizia Germini, Vice-Presidente della Consulta Femminile Regionale del Lazio, ed introdotta da Serenella Ranucci coordinatrice gruppo di lavoro "Imprenditoria" della Consulta; Maria Antonietta Russo, Delegata del Sindaco alle pari opportunità - Comune di Viterbo; Daniele Sabatini, Assessore Politiche Sociali Comune di Viterbo; Daniela Bizzarri, Consigliere provinciale di parità, Provincia di Viterbo; Vita Sozio, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile CCIAA Viterbo; Stefania Folletti, CGIL Viterbo; Rita Giorgi, UIL; Teresa Ricciardi, CISL; Daniela Marconi Conf. Nazionale dei coltivatori diretti; Sandra Berni, Legacoop; Joelle Fontane, Confesercenti; e Ombretta Pecugi, Confartigianato.
Centrale nella discussione la consapevolezza che serve una stretta collaborazione tra istituzioni, imprese e lavoratori e lavoratrici per "liberare" le donne dagli eccessivi carichi di cura e permettergli di valorizzare i loro talenti nel mondo del lavoro.
Non solo più servizi di welfare e imprese maggiormente "a misura di donna" ma soprattutto un cambiamento culturale è quello che consentirà alla Provincia di Viterbo di allinearsi con le realtà più sviluppate del Paese.
Viterbo infatti ad oggi mostra dei dati maggiormente in linea con il sud Italia e quindi distanti dal ben più incoraggiante panorama regionale.
Viterbo, infatti, presenta un tasso di occupazione femminile al 38%, ma ciò che desta maggiore preoccupazione è il tasso di attività che raggiungendo appena il 44,5%, mostra un profondo scoraggiamento delle donne del viterbese.
Anche sul fronte dell'imprenditoria la situazione appare poco incoraggiante, Viterbo è infatti stata, l'unica provincia del Lazio a mostrare una flessione, -1% del saldo delle imprese femminili, a fronte di un dato regionale, che come abbiamo già detto, per lo stesso periodo è stato del 9%.
Le conclusioni dell'iniziativa hanno evidenziato come le politiche di conciliazione non possano essere frutto di interventi "progettuali ad hoc" ma frutto di un alto livello di concertazione svolto nel e per il territorio da tutti gli "attori " locali ". Su questo auspicio e volontà di lavoro comune i diversi partecipanti alla tavola rotonda si sono dati appuntamento per continuare a lavorare, in raccordo con la Consulta regionale femminile, per contribuire al cambiamento culturale posto alla base della definizione e realizzazione di una nuova stagione di "conciliazione del territorio" al fine di migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tante cittadine e cittadini Viterbesi e della Regione Lazio.

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