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Lazio: Consiglio Regionale approva legge politiche giovanili


27/11/07 - Il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Guido Milana (Pd), ha approvato a maggioranza la proposta di legge n. 212/2006 “Promozione degli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale”, adottata dalla Giunta lo scorso 20 ottobre.

Si tratta di uno strumento che mira a rendere più efficace la precedente legge regionale del 2003 che aveva favorito l’istituzione nel Lazio di consigli comunali, sovracomunali e municipali dei giovani, in applicazione della Carta Europea di partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale (1990), nonché del Patto della Gioventù (2005). In particolare, le finalità della nuova legge sono: - realizzare un sistema organico di partecipazione in grado di coinvolgere bambini, ragazzi e giovani, favorendo il ricambio generazionale negli organi amministrativi locali; - istituire una struttura di collegamento regionale tra i vari consigli dei giovani promossi dagli enti locali in grado di garantire una “messa in rete” delle buone prassi e promuovere iniziative periodiche di raccordo e dibattito a livello locale e regionale; - inserire nel Forum regionale per le politiche giovanili - in fase di attuazione - i rappresentanti dei consigli dei giovani istituiti dagli enti locali; - prevedere forme di coordinamento con i consigli provinciali dei bambini, dei ragazzi e dei giovani; - promuovere annualmente un forum dei consigli dei bambini e dei ragazzi operanti nel territorio regionale, effettuandone un censimento.

Il Consiglio dei giovani, tra l’altro, può presentare proposte di deliberazione al consiglio comunale municipale e alla giunta e, su richiesta degli organi consiliari, esprimere parere non vincolante in ogni materia che presenti interessi specifico per i giovani. Il provvedimento era stato illustrato nella seduta del 7 novembre scorso dall’’assessore al Lavoro e politiche giovanili, Alessandra Tibaldi (Prc).

“Le esperienze di partecipazione dei giovani hanno coinvolto nei Comuni del Lazio circa 6.000 giovani - aveva dichiarato – e ciò rappresenta il primo momento importante per avvicinarli al tema della partecipazione politica ed abituarli ad affrontare un confronto dialettico tra posizioni diverse”. Secondo l’assessore, con questa nuova legge “la Regione assume compiti più stringenti e concreti rispetto alla promozione di queste iniziative. Inoltre – ha precisato la Tibaldi - le indicazioni che arriveranno dai consigli dei giovani verranno tradotte in scelte nel Piano triennale della Regione sulle politiche giovanili”. Dai banchi dell’opposizione giudizi contrari di Forza Italia, Udc e Alleanza Nazionale erano piovuti nell’ultima seduta utile.

Il consigliere Antonio Cicchetti (An) ha motivato così il suo voto: “Si tratta di una legge inutile, che agisce su organi comunque già esistenti e che rischia di appesantire il processo decisorio a livello locale, in un ordinamento già elefantiaco di per sé”. 283/Ntr/ac/27 novembre 2007

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