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Valle del Sacco: più fondi per mappatura inquinamento


28/11/07 - Via libera della Commissione Agricoltura allo studio che servirà a individuare quantità e qualità delle sostanze inquinanti nella Valle del Sacco, con particolare attenzione allo stato di salute delle acque, laghi della zona inclusi. La Commissione Agricoltura, presieduta da Mario Perilli (Pd), ha dato all’unanimità parere favorevole al relativo schema di delibera di Giunta, con l’indicazione che siano incrementati i fondi previsti per il primo anno di lavoro, così da coprire il costo preventivato dagli enti di ricerca coinvolti (428.100 euro).

La seduta è stata preceduta dall’audizione del professor Giuseppe Capelli, del Dipartimento di Scienze geologiche della Terza Università di Roma, che ha presentato il piano di ricerca triennale nel quale sono coinvolti anche Politecnico di Milano, Cnr ed Istituto superiore di Sanità. Il primo anno di attività servirà per il rilevamento delle sostanze (anche attraverso l’utilizzo di satellite e mezzi aerei per individuare depositi di rifiuti e giacimenti inquinanti), il secondo per l'analisi dei dati e l'ultimo per attivare un sistema di monitoraggio con la predisposizione degli schemi di intervento. Capelli ha precisato che vanno studiati gli spostamenti nel territorio delle componenti tossiche e le loro reazioni a contatto con il terreno.

Nel sottolineare l’importanza della scelta di effettuare uno studio dettagliato prima di intervenire - un giusto modello di politica - il presidente Perilli ha dichiarato: “Dobbiamo prevedere momenti di verifica e confronto sull’andamento dei lavori. Non possiamo pensare di fermarci qui e di aver così risolto la questione. Sarà nostro compito inoltre coinvolgere gli enti locali e trasferire queste considerazioni al sub commissario”. Soddisfatto per la decisione presa, il consigliere Luigi Canali (Pd) ha ricordato ancora una volta la gravità della situazione: “Anche la settimana scorsa le analisi sugli animali hanno dato esito positivo.

Nella zona c’è un forte incremento dei tumori e degli aneurismi giovanili. E’ pertanto fondamentale conoscere attraverso questo studio, che dovrebbe permettere di individuare anche i pozzi artesiani censiti e non, la reale entità del fenomeno ed anche la qualità delle sostanze inquinanti”. Dal canto suo il consigliere Enrico Fontana (Verdi) ha chiesto che nello studio venga coinvolto anche l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, precisando inoltre che si dovrà prevedere un’interfaccia operativa con l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) e l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (Apat).

Il consigliere Ivano Peduzzi (Prc) ha insistito sulla necessità di intervenire sul territorio prendendo provvedimenti prima della conclusione dello studio, man mano che esso chiarirà i problemi presenti. Alla seduta hanno partecipato inoltre i consiglieri Giuseppe Parroncini (Pd), Pietro Di Paolantonio (An) e Francesco Saponaro (Misto). 287/Ntr/ac/28 novembre 2007

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