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Agricoltura, Regione promuove i farmers' market del Lazio


15/12/08 - I mercati degli agricoltori avranno campagne di comunicazione e contributi regionali. Consentita soltanto la vendita diretta di prodotti delle aziende laziali

La Regione lancia i "farmers' market", i mercati degli agricoltori del Lazio. E' stata approvata oggi dal Consiglio regionale, a larga maggioranza, la legge per gli "Interventi regionali per la promozione dei mercati riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli". La proposta, presentata da Pietro Di Paolo (An - PdL) e Raffaele D'Ambrosio (Unione di centro per la costituente), è approdata in aula dopo la messa a punto nella commissione Agricoltura, presieduta da Mario Perilli (Pd). La normativa si armonizza con quella sui contratti di filiera e la filiera corta, varata sempre questo pomeriggio dall'assemblea legislativa regionale presieduta da Guido Milana (Pd).
"Già 36 piccoli comuni hanno chiesto di poter aderire" ha anticipato l'assessore all'Agricoltura, Daniela Valentini, la quale ha ricordato anche che così si istituisce una vera e propria rete di produzione e vendita.

I mercati degli agricoltori del Lazio avranno un logo uniforme, campagne di comunicazione, uno spazio all'interno del portale web della Regione e - soprattutto - contributi economici per la loro istituzione. A creare i "farmers' market" laziali potranno essere o direttamente gli stessi imprenditori agricoli, singoli o associati, oppure i singoli comuni. Nella formazione della graduatoria per accedere ai finanziamenti, per espressa disposizione di legge, si attribuirà un maggior punteggio ai progetto di avvio di mercati agricoli caratterizzati dalla vendita di prodotti ottenuti da agricoltura biologica, dall'adozione di tecniche di riduzione degli imballaggi e dall'utilizzo di materiali riciclati o riciclabili.

E' prevista, nei mercati degli agricoltori, esclusivamente la vendita di proprie produzioni da parte di aziende agricole con sede nel territorio del comune in cui il mercato è istituito o autorizzato. Nel caso dei centri con meno di 5 mila abitanti potranno essere presenti anche i banchi delle aziende dei comuni limitrofi, se poi il capoluogo di provincia avrà avviato il proprio "farmers' market" ad esso saranno ammessi tutti i produttori provinciali. Una percentuale di contributo regionale sarà poi destinata all'avvio di mercati agricoli di prodotti biologici nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti. Tra le norme approvate anche una disposizione per assegnare contributi ai comuni che prevedano l'utilizzo nelle mense scolastiche di prodotti ortofrutticoli provenienti da imprenditori agricoli professionali che operano nei mercati riservati alla vendita diretta.

"E' una proposta che si incastra in un momento politico particolare, ora che la crisi finanziaria si fa sentire nelle tasche di tutti i cittadini e fra le famiglie del nostro territorio" ha detto il relatore Pietro Di Paolo, ricordando che essa punta a realizzare la cosiddetta 'filiera cortissima' con i vantaggi della vendita - senza intermediari - di prodotti stagionali e a "chilometri zero". "E' un intervento di nicchia - ha aggiunto - ma significativo in termini di risultati concreti".

Il presidente della commissione Agricoltura, Mario Perilli, ha sottolineato il lavoro bipartisan ed il supporto dell'Assessorato all'Agricoltura. "Questa legge - ha commentato Perilli - si allinea con le politiche che in questi anni abbiamo messo in campo per la costruzione della filiera più corta possibile". Il consigliere del Pd ha anche auspicato che venga attivata una mappatura dei farmers' market per rendere la loro distribuzione quanto più omogenea possibile. Enrico Fontana (Verdi) ha posto l'accento sulla necessità di un'attività di informazione sui mercati degli agricoltori: "Funzioneranno se li faremo conoscere". Antonio Luciani (An - PdL) ha chiesto controlli affinché vengano colpiti coloro che non venderanno prodotti propri, mentre Giovanni Carapella (Pd) ha sottolineato la necessità di finanziare adeguatamente il provvedimento.

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