menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Libro su 'Lady Asl': D'Amato (PD), "Mai piu' episodi del genere". Presentato alla Pisana da Milana, Canali, Fontana, Scaramuzza e Sonnino. Il ricavato delle vendite andrà all'associazione 'ANTEA'


18/02/08 - “Lady Asl. La casta della Sanità, fatti e misfatti” è il titolo del libro di Alessio D’Amato (Pd) e Dario Petti presentato questa mattina presso l’aula Mechelli del Consiglio regionale del Lazio.

Oltre agli autori del libro hanno partecipato alla presentazione Francesco Di Frischia, giornalista del Corriere della Sera, in qualità di moderatore; Luigi Canali, presidente della Commissione Sanità; Enrico Fontana,  capogruppo dei Verdi; Riccardo Sonnino, medico dell’associazione Antea, istituto di assistenza ai malati terminali, a cui sarà devoluto il ricavato del libro e Giuseppe Scaramuzza, presidente di Cittadinanza Attiva del Lazio. Presente in sala Enzo Foschi (Pd).

Ad aprire i lavori il presidente del Consiglio regionale, Guido Milana:  “Un libro è sempre frutto di un lavoro di raccolta di informazioni e di dati, anche sottoposto a interpretazioni diverse, ma a testimoniare che il lavoro fatto dal consigliere D’Amato non è contrapposizione politica c’è la relazione della Corte dei Conti, resa pubblica in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Sono conferme di un organo autorevolissimo che parla di provvedimenti di sequestri, atti di revocazione e di recupero di milioni di euro per risarcimento alla sanità. La crescita della consapevolezza dei cittadini – ha aggiunto Milana –  su storie di malversazione del denaro pubblico è il segnale di vera partecipazione democratica e di invito delle istituzioni ai cittadini a tenere gli occhi sempre aperti”.

Sullo scandalo più grande degli ultimi 30 anni, il consigliere e autore del libro D’Amato ha ricostruito il lavoro di magistratura e di polizia precisando come “fare polemica e usare l’argomento come clava politica sarebbe stato sin troppo semplice, per questo la decisione di devolvere il ricavato all’associazione Antea, poichè è solo attraverso un processo di trasparenza che possiamo pensare di riformare il sistema.” D’Amato ha poi aggiunto come “ occorre rinnovamento generazionale, soprattutto alla luce della classifica stilata da Il Sole24ore che ha elencato i 350 manager d’Italia da anni sempre gli stessi, venendo però spostati su e giù per l’Italia. Serve inserire il grado di perfomance delle strutture e dei servizi, perché l’anomalia è procedere per conoscenze alla ricerca del medico o struttura più idonea in una  particolare disciplina.” 

A fare eco a D’Amato, Giuseppe Scaramuzza, Presidente di Cittadinanza Attiva, il quale ha puntato il dito sulla necessità di strutturare dei “sistemi di controllo” sui servizi della sanità, un sistema che nel Lazio ha fallito, la vicenda lady Asl ne è la testimonianza. “ I sistemi di controllo fin qui adoperati hanno dimostrato di essere autorefenziati, con la nomina dei nuclei di valutazione di amici dei direttore delle Asl. Noi – ha spiegato Scaramuzza – abbiamo chiesto la partecipazione dei cittadini, appositamente formati, affinchè sia previsto un “outit civico” che si differenzia dal “customer satisfaction” anche questo affidato a società esterne che, ne certificano quasi sempre la straordinarietà delle prestazioni. Del resto sono i cittadini i fruitori del servizio sanitario, quindi, perchè non restituire loro la possibilità di controllarne la qualità?”

Luigi Canali, presidente della Commissione Sanità ha replicato dichiarando che “non tutta la sanità è malasanità, un sondaggio commissionato dalla stessa Regione all’agenzia Eures ha invece illustrato un grado di soddisfazione degli utenti, soprattutto sulla professionalità di alcuni medici e infermieri che va aldilà del servizio erogato. Credo – ha precisato Canali – in un grande atto di coraggio, che tradotto in termini operativi passi all’aziendalizzazione delle Asl. Con la nomina sì dei manager da parte della politica, ma con un atto di indirizzo preciso da parte di quest’ultima, obiettivi che se non raggiunti possano porre delle conseguenze. Dovremmo lavorare per raggiungere un sistema informatico dove confluiscano tutte le informazioni dei costi delle Asl ad un unico centro di costo, facilmente controllabile. In tutti questi anni è mancata la cultura della trasparenza e dobbiamo lavorare per rilanciare proprio questa, e rivedere i troppi erogatori di servizi, dobbiamo avere il coraggio di una visione nuova, moderna e dinamica della sanità”

Enrico Fontana dei Verdi ha insisto sulla necessità di recuperare la cultura della responsabilità istituzionale “ perché chi siede qui – ha dichiarato Fontana, con convinzione - è responsabile degli atti emanati, delle leggi e degli atti di indirizzo”.

Dario Petti coautore del libro ha invece sottolineato come il lieto fine del libro, con le condanne per alcuni dei protagonisti e i processi avviati per altri fa bene sperare affinchè sia restituita ai cittadini la fiducia nella politica e nelle istituzioni. 

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù