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Lazio. Prodotti agricoli laziali nelle mense pubbliche


01/04/09 - La legge regionale istituisce anche un logo e un circuito promozionale per i venditori di alimenti e bevande che si riforniscono dalle aziende della regione

L’agricoltura laziale entra nelle mense di Regione, enti locali, istituti scolastici e prescolastici pubblici, ospedali e strutture sanitarie pubbliche. A prevedere la  valorizzazione degli alimenti con materie prime del Lazio è una legge approvata oggi dal Consiglio regionale, presieduto da Guido Milana, con 38 voti favorevoli ed un solo astenuto. La normativa stabilisce che i servizi di ristorazione collettiva pubblici devono garantire sia utilizzata nella preparazione dei pasti una percentuale di prodotti agricoli provenienti da aziende ubicate nel territorio regionale non inferiore al 50 per cento, in termini di valore, dei prodotti agricoli – anche trasformati – complessivamente utilizzati su base annua.

Negli appalti pubblici dei servizi di fornitura per la ristorazione collettiva pubblica l'utilizzo poi di prodotti agricoli di aziende situate nel Lazio in misura superiore al 50 per cento costituisce titolo preferenziale per l'aggiudicazione. La stessa legge prevede un logo regionale a favore delle imprese private che vendono al pubblico alimenti e bevande provenienti da aziende agricole ubicate nel Lazio, purché lo facciano per almeno il 30 per cento degli acquisti nel corso dell'anno. Collegato al “bollino” un circuito promozionale regionale da realizzare in occasione delle iniziative di valorizzazione dei prodotti agricoli del Lazio.

La proposta di legge – originariamente presentata da Massimiliano Maselli (FI – PdL) come primo firmatario – è stata sottoscritta da consiglieri di entrambi gli schieramenti sin dall’esame nella commissione Agricoltura presieduta da Mario Perilli (Pd), dove era passata all’unanimità.  “Questa legge arriva al momento giusto – ha dichiarato Maselli in occasione della relazione introduttiva – rappresenta, nel suo piccolo, una reazione alla tempesta economico finanziaria che attraversa tutti i continenti. Sostiene le aziende, i prodotti agricoli, riduce l’impatto ambientale e non comporta maggiori spese”. “La legge – ha poi sottolineato Perilli – si integra in un percorso che abbiamo avviato a sostegno delle attività produttive regionali: ricordo, tra le altre, la legge sui mercati agricoli e quella sulle misure urgenti in agricoltura”. La normativa si affianca infatti alla legge regionale sui farmers' market approvata di recente ed a quella che punta ad agevolare il ricorso a prodotti biologici e tipici nelle mense scolastiche laziali approvata il 17 marzo scorso. Enrico Fontana (Sinistra) aveva precisato, sempre in sede di discussione introduttiva, che non si tratta di un atto di protezionismo regionale, bensì di un passo a favore dell’alimentazione consapevole, per lo sviluppo delle aziende e per la riqualificazione della spesa pubblica in termini di attenzione alla qualità dei prodotti.

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