menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Comunicati / Dettaglio

Iraq: impegno della Regione Lazio per sostegno ai profughi


23/10/07 - Riunione congiunta delle commissioni ‘Affari comunitari e internazionali’ e ‘Ambiente e cooperazione tra i popoli’, presiedute rispettivamente da Paola Brianti (Pd) e Claudio Bucci (Sdi), per l’audizione del Nunzio Apostolico del Patriarcato di Baghdad, Mons. Philip Najim, e del portavoce per l’Italia dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati (Unhecr), Laura Boldrini, sul tema “Iraq, quattro milioni in fuga dalla morte. Bilancio di un disastro”. Presenti alla riunione il Presidente del Consiglio regionale Guido Milana con i vicepresidenti Carlo Lucherini (Pd) e Bruno Prestagiovanni (An), l’assessore all’Ambiente e cooperazione tra i popoli Filiberto Zaratti (verdi), i consiglieri Ivano Peduzzi (Prc), Peppe Mariani (Verdi), Antonietta Brancati (Rlr) e Luigi Celori (An).

“In Iraq - ha esordito Paola Brianti - c’è stata l’invasione contro un popolo già stremato da dieci anni di embargo. Un popolo - ha continuato - estraneo all’abbattimento delle torri gemelle, e che non era in possesso di armi di distruzione di massa. Si è trattato quindi di una guerra ingiusta e ingiustificata nei riguardi della quale l’Italia ha qualche responsabilità. Con questa audizione vogliamo sensibilizzare la Regione Lazio riguardo un dramma epocale, spesso sottaciuto, che investe il popolo iracheno”. Claudio Bucci si è detto convinto della necessità di “riportare all’attenzione di tutti la tormentata situazione di una popolazione che sconta colpe non sue e che è alla disperazione”. IL Presidente del Consiglio Regionale Guido Milana ha affermato che “la risposta agli appelli di aiuto devono essere di natura politica e finanziaria. Il nodo centrale - ha spiegato - è far sì che questo appello esca rafforzato da questa stanza e che se ne dia la massima divulgazione possibile”.

A tale proposito, Milana chiederà che su questo tema “apra l'home page del sito della Regione, perchè rappresenti un segnale e diventi per qualche giorno la prima notizia''. Riguardo poi i finanziamenti, Milana ha chiarito: ''Non so quanto si potrà fare con le attuali risorse della Regione, ma un segno lo possiamo dare''. E di una somma per contribuire ai progetti d’aiuto ha parlato anche Carlo Lucherini (Pd), e questo perché “la tragedia irachena non deve essere lasciata solo ai governi. Nell’ambito delle nostre competenze - ha detto - possiamo intervenire subito con la prossima finanziaria regionale e poi, con successive iniziative”. Bruno Prestagiovanni, dal canto suo, si è detto convinto della necessità di “rispondere all’appello dell’Alto Commissariato nel modo più forte possibile. Dobbiamo aiutare i bambini ad avere una scolarizzazione - ha sottolineato - e curare gli adulti. E’ un dovere che avverto come uomo, come cittadino e come rappresentante delle istituzioni”.

L’approvazione della proposta di legge tesa a favorire i processi di disarmo e la cultura della pace che sarà discussa domani in Consiglio regionale, è il primo segnale da dare, secondo Peppe Mariani, unitamente alla predisposizione “di misure per consentire piccoli interventi sanitari alle popolazioni irachene. Dobbiamo creare una task-force economica - ha sostenuto Mariani - evitando la dispersione dei finanziamenti in mille rivoli”. Ivano Peduzzi ha detto di condividere le proposte avanzate da Carlo Lucherini e che occorre “aumentare l’impegno politico. Penso, ad esempio, - ha detto Peduzzi rivolto a Milana - alla convocazione dei presidenti delle Province del Lazio”.

L’assessore Filiberto Zaratti ha rilevato che “c’è una sensibilità da parte del Consiglio regionale rispetto ai problemi che interessano la pace e la cooperazione tra i popoli. Sinora -ha detto - abbiamo finanziato migliaia di micro-progetti che hanno riguardato la sanità, l’alimentazione e le risorse idriche, nelle aree di crisi in varie parti del mondo. Le risorse finanziarie sono scarse - ha rilevato - ma dobbiamo lo stesso cercare di essere presenti in misura maggiore. Una campagna di comunicazione mirata può essere la strada giusta per tenere viva l’attenzione della comunità regionale sul dramma del popolo iracheno”. Per Monsignor Najim, infine, “il popolo iracheno paga un prezzo altissimo, oggi l’Iraq non è più uno stato e non ha più un governo. Quello che sta accadendo è un genocidio tra sunniti e sciiti con i cristiani in mezzo”. 234/Ntr/ac/23 ottobre 2007

Area Informazione
indirizzo: Via della Pisana 1301 00163 - Roma -
tel: 06.6577.1408
fax: 06.6500.1518
e-mail: areainformazione@regione.lazio.it


torna al menù