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Lazio: chiesta modifica decreto legge sul lavoro disabili


09/07/08 - Approvata all'unanimità anche mozione su appalti riservati a coop sociali

Due mozioni in materia di lavoro dei diversamente abili sono state approvate, all'unanimità, dal Consiglio regionale del Lazio nel corso della seduta odierna, presieduta da Guido Milana (Pd). Entrambe hanno ad oggetto gli appalti pubblici e le imprese che vi concorrono.

E' stata approvata, per prima, una mozione - proposta da Augusto Battaglia (Pd) e Peppe Mariani (Verdi) - che impegna il presidente Marrazzo e gli assessori competenti a chiedere al Governo e al Parlamento una modifica del decreto legge 112 dello scorso 25 giugno nella parte dove dispone in tema di lavoro dei disabili. La normativa statale ha infatti abolito la necessità di una certificazione - da parte delle imprese che partecipano agli appalti pubblici - circa il rispetto delle norme in materia di collocamento dei diversamente abili previste dalla legge n. 68 del 12 marzo 1999.

Al posto di tale attestazione rilasciata dai Centri per l'impiego, il decreto legge ha introdotto una dichiarazione del legale rappresentante. Per questa ragione, in attesa che i vertici della Regione Lazio si attivino nelle sedi istituzionali per la modifica del decreto legge 112/2008, la mozione approvata oggi dal Consiglio regionale ha impegnato la Regione Lazio "a disporre che fin da subito gli uffici competenti effettuino una verifica puntuale di tutte le dichiarazioni sostitutive presentate in occasione di bandi o gare regionali dalla data in vigore del decreto".

Dai banchi dell'opposizione Vincenzo Maria Saraceni (FI) ha appoggiato l'iniziativa annunciando la volontà di sottoscrivere la mozione. Antonio Cicchetti, capogruppo di An, ha annunciato il voto favorevole, argomentando che si è trattato a suo giudizio di una svista degli uffici competenti, e che non ci sia stata una volontà del Governo nel cancellare una disposizione così importante.

La seconda mozione impegna la Giunta e gli enti dipendenti ad adottare comportamenti coerenti alla legislazione regionale e nazionale in materia di cooperazione sociale.

"Con la legge regionale 24/96 abbiamo favorito l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate - ha spiegato Maria Antonietta Grosso (Pdci), prima firmataria della mozione - Di fronte alla preoccupazione dell'indizione di gare non riservate alle sole cooperative sociali del servizio di Recup o del frazionamento di questi servizi in diverse gare, era opportuno garantire che l'impegno assunto continuasse."

"Si tratta di una misura virtuosa - ha aggiunto Giuseppe Mariani (Verdi) - La messa in opera della legge 381 ha consentito in questi anni di inserire nel ciclo produttivo persone prive di alcune abilità. Dobbiamo rafforzare questo percorso mantenendo alto il livello di controllo e di continuità. Il servizio di Recup - ha concluso - ha portato ad un risparmio da parte della pubblica amministrazione ed ha ottenuto riconoscimenti a 360 gradi."

Oltre al mantenimento della riserva della quota di affidamento dei lavori di manutenzione e degli appalti di forniture e servizi già gestiti da cooperative sociali per conto dell'amministrazione regionale e di altri enti dipendenti nell'area delle gare riservate a questa tipologia di impresa, con la mozione si chiede di evitare il frazionamento di appalti di forniture e servizi gestiti dalla cooperazione sociale e di favorire il rafforzamento di quest'ultima mediante adeguate azioni di sostegno.

In apertura del Consiglio il consigliere Fabio Desideri (Rosa per l'Italia) aveva annunciato lo sciopero della fame e della sete a partire da venerdì se non verrà pagato il personale dei gruppi della Lista Storace e Rosa per l'Italia. Il presidente Guido Milana, rassicurando il consigliere, ha spiegato che "vi è uno status delle casse della Regione di difficoltà, la procedura di liquidazione dei mandati è più complessa del normale. Quando lei mi ha sottoposto il problema mi sono subito messo in moto e spero entro 24/48 ore di scongiurare questa sua 'dieta'".

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