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Legalita': Forgione e Laurelli a Latina con scuole superiori Regione Lazio parte civile nei processi contro clan, cosche e 'ndrine


07/12/07 - “I partiti adottino il codice etico di autoregolamentazione approvato dalla Commissione Parlamentare Antimafia: solo così sarà possibile tenere fuori dalla politica personaggi collusi con la criminalità organizzata”.

Questo il segnale forte lanciato da Francesco Forgione, Presidente della Commissione Antimafia, a centinaia di studenti delle scuole superiori di Latina, riuniti oggi presso l’Aula Magna del Liceo Classico ‘Grassi’.

Molte le domande degli studenti proprio sul rapporto tra mafie e politica. “Ci viene chiesta trasparenza e un modo per praticarla è recidere tutti i possibili legami di ‘pezzi’ della politica con aree inquinate della criminalità”, commenta Luisa Laurelli, Presidente della Commissione Sicurezza e Lotta alla criminalità del Lazio, che ha annunciato di aver chiesto al Presidente Piero Marrazzo di far costituire la Regione Lazio parte civile nel processo che si terrà a gennaio nei confronti del clan camorristico Mendico, operativo nel basso Lazio, nella zona di SS. Cosma e Damiano e Castelforte.

A Luglio furono arrestare e rinviate a giudizio 13 persone del clan Mendico, dedite al racket e alle estorsioni, con accuse pesanti di associazione camorristica, estorsioni e omicidi. L’operazione ‘anni ‘90’ fu messa a segno dai carabinieri di Latina.

“Sarebbe opportuno che il Consiglio Regionale approvasse la mozione da me presentata su SS. Cosma e Damiano –afferma Luisa Laurelli – e, per rimanere concretamente sul tema di Forgione, è opportuno che i partiti adottino il codice dell’Antimafia già alle prossime elezioni amministrative, a partire dal comune di Nettuno, sciolto per infiltrazioni ‘ndranghetiste”.

Anche su Nettuno la Regione Lazio si è costituita parte civile nel processo che vede coinvolti esponenti del clan di ‘ndrangheta Gallace-Novella, un clan già operativo nell’area di Anzio-Nettuno e fortemente contrastato dal Coordinamento Antimafia attivato da Edoardo Levantini, presente anche lui all’iniziativa di oggi a Latina, assieme al Presidente dell’Osservatorio sulla legalità Enzo Ciconte e a Giulio Vasaturo.

303/Ntr/ac/7 dicembre 2007

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